HO SCRITTO UN E-BOOK
Newsletter
TOP

No ai bagni noiosi, sì al mix&match!

IN QUESTO POST TROVERAI L’IDEA GIUSTA PER PIASTRELLARE IL BAGNO CHE STAVI SOGNANDO: BASTA CON I SOLITI BAGNI, I COLORI NEUTRI, IL CLASSICO SCHEMA PAVIMENTO UNIFORME + 4 PARETI UGUALI. GIOCA CON LE PIASTRELLE, USA I TANTISSIMI EFFETTI MATERICI OGGI DISPONIBILI, ABBINA FORMATI, NON AVER PAURA DEI CONTRASTI… DIMENTICA LE REGOLE.

Ho esagerato? Diciamo che cercavo un’introduzione un po’ grintosa a un post che vuole esserlo.

Sfogliando spesso siti e cataloghi di piastrelle per bagno per me è semplice pensare a decine di modi per piastrellare la stanza in modo anche insolito, o comunque non scontato. Noto, però, che quando mi ritrovo a proporlo a chi non è professionista del settore – magari un’amica che chiede un consiglio – la reazione è timorosa. Al di là del primo WOW all’impatto con un’idea originale, si ricade spesso sul solito rassicurante schema: pavimento uniforme (ossia piastrelle dello stesso tipo che rivestono l’intera pianta del locale) e pareti identiche (stesso colore, formato, effetto) sui 4 lati. Il massimo dell’estro, spesso, è la zona doccia piastrellata in modo differente. O un decoro colorato, forse.

Non contesto in assoluto il bagno piastrellato in colori neutri: può essere molto elegante, se progettato bene. Il rovescio della medaglia, però, è che può diventare in un attimo banale e anonimo, al minimo errore progettuale e decorativo (mobili, complementi, illuminazione).

A volte può spaventare un po’ il preventivo di una collezione di piastrelle diversa dal solito: è uno dei motivi per cui si è tentati di cedere, e ci si arrende a qualcosa di più “semplice”. Niente di più sbagliato secondo me.

Una volta creata una composizione di piastrelle originale tutto il resto potrebbe perfino passare in secondo piano, permettendo di risparmiare sull’arredo e sui complementi (ahia, questa frase mi si ritorcerà contro temo!). Al contrario, se scelgo piastrelle neutre o anonime dovrò compensare con mobili da bagno e complementi d’arredo di un certo valore per rendere l’ambiente elegante o dargli un tocco di stile.

Dimentica le regole, dicevamo. Un occhio all’immagine qui sopra. Effetto legno, effetto marmo, effetto mattoncino maiolicato, effetto carta da parati con decoro scenografico: chi l’ha detto che non si può?

Sì, ma che significa composizione originale di piastrelle?

In effetti non molto, quindi mi spiegherò meglio con una carrellata di immagini, tutte tratte dalle proposte di rivestimenti in gres porcellanato di ABK Group.

Da sempre, uno dei punti chiave della filosofia di ABK Group è proprio il mix & match tra collezioni ed effetti: a Cersaie 2019 avevo individuato nel loro stand 5 idee di abbinamento tra stili ed effetti materici.

Il gres ha un vantaggio notevole rispetto alla ceramica tradizionale (mono- o bicottura): essendo molto resistente, può essere posato sia a parete che a pavimento. Questo significa che la stessa piastrella (formato, effetto, spessore) può correre senza fermarsi tra l’uno e l’altro, inventando schemi di posa inusuali.

[Io stessa, in uno dei due bagni della B-HOME, ho utilizzato questa soluzione, creando un tappeto ceramico decorato con piastrelle effetto cementine che divide in due il bagno doccia – eccolo qui]

In questo esempio la zona lavabo viene valorizzata sia a parete che a pavimento con un decoro e un formato differente da quello che corre poi a terra nel resto del bagno. Un’ottima soluzione anche nei piccoli bagni, per delimitare aree funzionali, piastrellare in modo insolito e ottenere l’illusione di bagno più grande.

Mix & match: dimentica le regole, gioca con le piastrelle!

Come disporre le piastrelle in bagno, quindi, per realizzare una composizione fuori dai soliti schemi? Ho selezionato diverse immagini tratte dai cataloghi Flaviker e ABK (brand dello stesso gruppo) che sicuramente saranno di ispirazione.

Partiamo!

Sfondi scenografici con le piastrelle effetto carta da parati

Una volta individuata la parete su cui puntare (può essere quella dietro alla vasca, o quella del mobile da bagno per esempio), le piastrelle grande formato effetto carta da parati creano uno sfondo ceramico ad effetto che da solo arreda l’intero bagno. In questo caso è preferibile rivestire la parete a tutta altezza, staccando con un pavimento differente.

Lo stesso effetto si può realizzare sia con maxi lastre di gres porcellanato (come quelle nelle immagini qui sopra) sia con piastrelle di medio formato in gres come le Wide & Style Mini: la differenza, come intuibile, starà nella maggior visibilità delle fughe nel secondo caso.

Valorizzare porzioni di pareti con i pattern

Una soluzione progettuale altrettanto valida prevede di dividere una parete scegliendo un decoro (floreale o geometrico che sia) solo per una sua porzione. La divisione può essere simmetrica o meno rispetto agli arredi, a seconda dell’effetto voluto.

In questi esempi, oltre alla scelta di definire una porzione di parete con un decoro differente, si può notare il mix & match tra effetti materici tipico di ABK Group : piastrelle effetto legno convivono con quelle effetto marmo, l’effetto resina si abbina a quello metallizzato, il gres effetto graniglia si mixa a quello cemento. Tutto in modo molto armonico, mai eccessivo.

Dividere le pareti in fasce orizzontali

Anche la separazione orizzontale di una o più pareti del bagno può essere un’idea per disporre le piastrelle utilizzando più di un effetto (o formato, o decoro).

Qualche esempio?

Suddividendo le pareti in orizzontale si possono inserire matite ceramiche che esaltano l’alternanza di rivestimenti, o posare in continuità. A pavimento è possibile proseguire con la stessa piastrella della fascia inferiore della parete o – anche qui – giocare in contrasto.

Unica regola, insomma, è dimenticare le regole.

Mimetizzare l’arredo con le piastrelle (ovvero, piastrellare tutto ciò che è piastrellabile)

Sembra uno scioglilingua, ma è semplicemente il riassunto di ciò che oggi si può fare con le lastre sottili di gres porcellanato: rivestire piatti doccia, lavabi sospesi e freestanding, consolle, vasche da bagno, mensole e ripiani.

Il risultato è una stanza da bagno arredata interamente con il gres porcellanato.

BATH DESIGN è un progetto di ABK Group che permette proprio di rivestire l’arredo con le stesse piastrelle dei rivestimenti e dei pavimenti: il gres porcellanato diventa, così, non solo sfondo dell’ambiente ma vero e proprio complemento d’arredo, assecondando il trend che vuole un bagno completamente coordinato in total match. Un solo materiale, inifniti effetti e stili!

Usare più formati, perché no?

Non è la prima idea che viene in mente, ma perché non comporre pareti più movimentate utilizzando formati diversi di piastrelle, magari alternando anche gli effetti materici?

Il risultato potrebbe rivelarsi spettacolare.

Disporre le piastrelle in bagno, insomma, va molto oltre la scelta di 2 collezioni (una a parete, una a pavimento) da posare in modo regolare. Oggi non c’è limite alla fantasia e alla quantità di soluzioni realizzabili. Certo, per creare qualcosa di davvero unico è importante rivolgersi a un/a progettsta, perché le idee possono essere numerose e vanno valutate con l’aiuto di mezzi grafici.

Queste sono solo alcune delle ispirazioni possibili, giusto qualche spunto per aiutare a immaginare bagni diversi, con più carattere, più stile e personalità.

Insomma, basta bagni noiosi, no? ;-p

Tra i post in archivio trovi anche: 24 idee per bagni lunghi e stretti | soluzioni per valorizzare la parete lavabo con le piastrelle decorate | Ispirazioni originali per le piastrelle del bagno

Post in collaborazione con ABK Group

Mi sono sempre occupata di arredo bagno, passando dalla produzione di box doccia alla gestione di uno showroom. Oggi per lavoro scrivo, di arredo bagno e non solo, su questo e altri blog di interni. Radici napoletane, occhi da orientale e un posto nel mondo da trovare.

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.