Qual è il materiale migliore per il lavabo del bagno?
E soprattutto, esiste una risposta universale? Si può stabilire in assoluto quale sia il miglior materiale per chiunque e per qualsiasi bagno? Beh, no.
Ma in questa guida troverai in dettaglio le caratteristiche dei materiali oggi disponibili, i pro e i contro, i riferimenti di prezzo e le indicazioni principali per la manutenzione. per cercare di capire quale sia il più adatto a una situazione, a un contesto progettuale, a uno stile di vita, a un particolare gusto estetico.
Cosa trovi in questo post
Perché scegliere il materiale del lavabo non è una questione solo estetica o di gusto personale: ogni bagno ha precise esigenze – anche di budget, banalmente – e il materiale individuato deve essere quello perfetto in termini di costi, durata, facilità di manutenzione e pulizia, coerenza progettuale e stilistica con l’insieme.
Ecco perché in questo post cercheremo di elencarli tutti (almeno tutti quelli a me noti: ceramica, gres porcellanato, resine, Solid surface, Corian®, Laminam®, fragranite/quarzo, pietra e marmo, vetro, acciaio, legno, HPL…) e di indicare per ciascun tipo di materiale per lavabo le caratteristiche, i pro e i contro, i motivi per cui sceglierlo e cosa aspettarsi giorno per giorno (dalla pulizia ai possibili inconvenienti).
Come scegliere il materiale del lavabo
La scelta del materiale del lavabo va fatta considerando più aspetti.
- Che tipo di bagno stiamo arredando? Un bagno principale non ha le stesse esigenze di un bagno ospiti, di un bagno per bambini o di una piccolo bagno en suite. Cambiano la frequenza d’uso, la facilità di pulizia richiesta, la resistenza ai detergenti, persino l’impatto estetico che vogliamo ottenere.
- Il budget: alcuni materiali sono più accessibili e diffusi (primo tra tutti la ceramica), altri molto più costosi perché legati a lavorazioni artigianali o più complesse o a lastre di grande formato.
- Lo stile desiderato: minimal, industrial, naturale, classico, rustico. In base a questo, la scelta si restringe a pochi candidati davvero coerenti con il progetto d’interni.
- Tipi di lavabo bagno: non tutti i materiali si prestano a tutte le forme. La ceramica e il gres sono perfetti sia per lavabi da incasso sia per il classico lavabo bagno sospeso; i Solid Surface e il Corian® permettono forme termoformate ideali per piani continui o lavabi integrati; pietra e marmo danno il meglio nei lavabi da appoggio, così come il vetro o il cemento. Se la priorità progettuale è l’impatto scenografico, potete orientarvi su un lavabo da appoggio alto con top ribassato o su un lavabo bagno freestanding: in questo caso il materiale deve avere presenza scenica oltre che solidità. Ne vedremo alcuni più sotto.
In sintesi: non si tratta di scegliere il materiale “più bello” in assoluto, ma quello che funziona meglio per il vostro bagno, il vostro uso quotidiano e il vostro stile di vita.
Il mio consiglio personale è non affidarsi al fai da te: è vero, potete tranquillamente informarvi online leggendo post come questo, trovare tutte le informazioni utili per effettuare una scelta ragionata ma… solo il contributo di un/a professionista potrà aiutarvi davvero nella scelta finale, facilitando la selezione e eliminando anche alcuni dubbi.
> Ora entriamo finalmente nel vivo e scopriamo tutti i materiali per il lavabo del bagno.
Lavabi in ceramica
Non si può che iniziare questa lunga panoramica dal materiale per sanitari per eccellenza: la ceramica.
Il lavabo in ceramica è un grande classico del bagno: lo troviamo proposto in maniera differente, dalle versioni ad incasso o semincasso fino al tradizionale lavabo a colonna in ceramica. Ed è ancora oggi la scelta più diffusa, perché unisce praticità, durata e prezzo accessibile.
COMPOSIZIONE
La ceramica utilizzata per lavabi e sanitari è ottenuta da argille selezionate, caolino, feldspato e sabbia silicea, mescolati e cotti a temperature molto elevate (circa 1200°C). Questo processo rende il materiale duro, compatto e resistente all’acqua. La superficie è poi smaltata e vetrificata, conferendo lucentezza, facilità di pulizia e proprietà antibatteriche.
CARATTERISTICHE
La ceramica smaltata resiste bene a umidità, calore, macchie di tutti i tipi. Un materiale affidabile e versatile, adatto a qualsiasi bagno, dal principale a quello di servizio.
TIPI DI LAVABO
Scegliere il lavabo in ceramica oggi significa contare su un ampio ventaglio di soluzioni. Da appoggio, da incasso soprapiano o sottopiano, a colonna o freestanding, top con lavabi integrati ma di dimensioni limitate e con linee non nette/perfettamente squadrate.
COLORI E FINITURE
I lavabi in ceramica possono essere realizzati nel tradizionale bianco lucido o in infinite colorazioni lucide o opache proposte oggi dalle aziende di settore. Ai colorati si aggiungono inoltre i metallizzati (i sanitari di lusso sono un prodotto di nicchia per mercati molto esigente) e le finiture superficiali che garantiscono igiene, facilità di pulizia e antibattericità.
RIPRISTINABILITÀ
Un lavabo in ceramica può scheggiarsi (la ceramica non ama gli urti violenti) e la superficie non può purtroppo essere ripristinata.
ECOSOSTENIBILITÀ
La ceramica è un materiale di per sé naturale e durevole, quindi già di per sé sostenibile: dura decenni e non rilascia sostanze nocive. Tuttavia, la sostenibilità complessiva dipende dal ciclo produttivo dell’azienda: consumo di energia in cottura, gestione delle acque reflue e smaltimento dei residui di produzione. Molti produttori moderni investono in tecnologie a basso impatto ambientale, riciclaggio dei materiali e riduzione delle emissioni, rendendo la ceramica un’opzione sempre più green.
PULIZIA E MANUTENZIONE
La ceramica è tra i materiali per bagno più pratici e igienici in assoluto, resiste bene a calcare e detergenti anche aggressivi, non assorbe, non si macchia facilmente e mantiene il suo aspetto intatto anche dopo anni di utilizzo quotidiano. Pulire un lavandino in ceramica, insomma, è facile, veloce e non richiede particolari accortenze.
PREZZI
la ceramica ha un ottimo rapporto qualità/prezzo, difficilmente eguagliabile ad altri materiali ma è pur vero che le versioni colorate e le superfici di ultima generazione fanno aumentare notevolmente i prezzi di listino.
LIMITI O SVANTAGGI
Un lavandino in ceramica non ha l’effetto scenografico di pietra, resina o materiali come il Corian. Ci sono anche alcuni limiti produttivi: con la ceramica è difficile produrre sanitari e lavabi con bordi sottilissimi (anche se negli ultimi anni il settore ha fatto progressi enormi e l’eleganza delle linee in ceramica)
La ceramica è uno dei materiali più antichi usati dall’uomo, ma per il bagno è una conquista relativamente recente. I primi sanitari moderni in ceramica smaltata nascono in Inghilterra nella seconda metà dell’Ottocento, quando la ricerca industriale porta allo sviluppo della vitreous china, una porcellana particolarmente resistente e impermeabile.
In Italia, invece, la storia della ceramica sanitaria è legata al comprensorio di Civita Castellana, antica Falerii Veteres, dove si producono manufatti in ceramica sin dall’epoca preromana. È qui che, nel corso del XX secolo, la tradizione artigiana si trasforma in industria specializzata, facendo del distretto uno dei poli produttivi più importanti d’Europa per lavabi e sanitari.
Colori lavabi in ceramica: quali sono le tendenze per il bagno moderno?
Una breve digressione sulle tendenze degli ultimi anni: al tradizionale lavabo bagno bianco opaco o lucido si sono affiancati nel tempo colori e finiture che rendono sanitari e lavandini un elemento di espressione di stile e personalità. Attraverso questa scelta, infatti, si può affermare il carattere di un bagno fuori dagli schemi, si può scegliere di adeguarsi a uno stile, si può assecondare un trend.
In Italia i sanitari colorati hanno iniziato a diffondersi principalmente a partire dagli anni ’50 e ’60, in concomitanza con il boom edilizio e con l’avvento di un design più domestico e moderno del bagno. Rosa, blu scuro, verde bosco, crema (ricordate il color champagne?) divennero frequenti nella ceramica dei sanitari, grazie anche al contributo di importanti designer dell’epoca come Antonia Campi, che ha progettato diverse serie di sanitari per la Società Ceramica Italiana (SCI) di Laveno, successivamente acquisita da Richard Ginori. Negli anni ’70 il ventaglio di colori si ampliò, anche grazie a nuovi smalti più resistenti e alla crescente domanda di bagni “personali” e di tendenza. Nei decenni successivi l’uso del colore nei sanitari per bagno venne limitato, fino a diffondere il bianco lucido come colore di preferenza. Solo negli ultimi anni è tornato di gran tendenza il colore (ne parlavo nell’ormai lontano 2015, dopo Cersaie), rinnovando l’offerta di colorazioni e adeguando le sfumature ai gusti contemporanei.
Le colorazioni contemporanee spaziano dai toni polverosi dell’azzurro e del verde a quelli terrosi e più caldi, con alcune proposte in tinte più accese e brillanti. I colori per il lavandino bagno in ceramica sono numerosissimi, alcune aziende propongono anche versioni bicolore (esterno / interno) o versioni con stampe particolari (pattern floreali o geometrici): insomma, la ceramica per il lavabo del bagno resta un materiale versatile, pratico, accessibile, moderno e al tempo stesso tradizionale, igienico, funzionale… cosa chiedere di più?
Lavabi in resina
Quando si parla di lavabo in resina si entra in un mondo vastissimo. È una definizione generica che può indicare materiali molto diversi tra loro, accomunati solo dal fatto di contenere resina acrilica o poliestere.
In realtà, dietro questa parola si nascondono diverse famiglie di prodotti, che si distinguono per composizione, processo produttivo e prestazioni.
Ho cercato di raccogliere tutte le informazioni possibili per schematizzare e rendere chiara una possibile suddivisione tra i diversi materiali a base di resine.
La dicitura generica “lavabo in resina” (che può essere acrilica o poliestere) infatti include soluzioni molto diverse tra loro:
- i compositi più economici in resina pura o con maggior presenza di resina (quando la quota di resina è più alta rispetto a quella dei minerali il materiale può essere più delicato, meno resistente a calore e graffi);
- i vari compositi in “Marmo minerale” rivestiti in gelcoat (Mineralmarmo, Marmoresina, Mineralguss, Mineralsolid, Mineralux, ecc);
- i compositi di fascia alta in cui alla resina si aggiunge una percentuale variabile di idrossido di alluminio: vari Solid Surface;
- i materiali acrilici compositi;
- le resine trasparenti o semitrasparenti.
- la vetroresina (che però affrontiamo in un’altra parte del post – sotto i lavabi in vetro, data la presenza di materiale vetroso)
Ecco perché quando leggiamo le opinioni sui lavabi bagno in resina troviamo a volte cose discordanti: perché si tratta di prodotti diversi tra loro!
Li vedremo uno per uno, considerando che ho cercato di riassumere le caratteristiche, per cui non troverete le descrizioni specifiche di ogni prodotto (inteso come marchio commerciale) ma una generica descrizione relativa alla categoria di appartenenza.
★ Quindi: tutti i lavabi in Solid Surface sono “lavabi in resina”, ma non tutti i lavabi in resina sono Solid Surface. La differenza sta nella composizione e nelle prestazioni: il solid surface è la versione “alta gamma” dei materiali a base di resina.
1 | Lavabi in resina colata
Nomi commerciali non noti. In questa prima categoria menziono tutti i materiali che hanno un’alta percentuale di resina acrilica (PMMA).
COMPOSIZIONE
Resina acrilica (PMMA) o poliestere colata in stampo, pura o con minime quantità di cariche minerali leggere. La percentuale di resina è molto alta (oltre l’80%), per questo il materiale risulta più leggero e facilmente modellabile.
CARATTERISTICHE
Si tratta di materiali economici e duttili, ideali per lavabi d’arredo dalle forme complesse o sinuose. I lavabi in resina sono lisci e omogenei, ma più sensibili a calore, graffi e solventi rispetto ai compositi minerali.
TIPI DI LAVABO
I lavabi in resina possono essere da appoggio o integrati in piani di materiali diversi.
COLORI E FINITURE
La gamma di colori dei lavabi in resina è ampia, sia in finiture lucide che satinate a seconda della tipologia di gelcoat applicato.
RISPRISTINABILITÀ
Generalmente scarsa: eventuali graffi o segni difficilmente si eliminano da un lavandino bagno in resina, perché il materiale non è omogeneo in tutto lo spessore.
ECOSOSTENIBILITÀ
Non si può affermare che un lavandino in resina per bagno sia del tutto ecosostenibile, perché la produzione impiega resine sintetiche e non sempre prevede componenti riciclati.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Pulire un lavandino in resina è abbastanza semplice, bastano detergenti neutri e un panno morbido; evitare solventi, acetone o prodotti aggressivi.
PREZZI
È la fascia più economica dei lavabi in resina.
LIMITI O SVANTAGGI
Meno resistenti a graffi, calore e urti rispetto ai materiali compositi con cariche minerali.
2 | Lavabi in resina + polveri minerali (Mineralmarmo®, Mineralguss, Marmoresina, Mineralsolid, Mineralux)
Nomi commerciali: Mineralmarmo®, Mineralguss, Marmoresina, Mineralsolid, Mineralux
In questa macrocategoria rientrano i materiali costituiti da resina acrilica (PMMA) + polveri minerali o rinforzi polimerici, con o senza rivestimento in gelcoat.
COMPOSIZIONE
A seconda del materiale: Circa 70-75% polveri minerali (dolomite, carbonato o idrossido di calcio) + 25-30% resina poliestere, spesso riciclata da PET. I materiali sono colati in stampo con film di gelcoat tecnico, opaco o lucido.
CARATTERISTICHE
Estetica e robustezza: un lavabo in Mineralmarmo (o altro materiale similare) è compatto, piacevole al tatto, resistente a graffi, urti, calore fino a 160°C e agenti chimici comuni. Alcune varianti vengono proposte con finiture antibatteriche o virucide.
TIPI DI LAVABO
Massima libertà progettuale per i lavabi bagno in Mineralguss o Mineralmarmo (& co): appoggio, top integrato, piatti doccia, vasche e complementi coordinati.
COLORI E FINITURE
Lisci e uniformi, lucidi o opachi. Bianco, tonalità neutre, materiche o effetto pietra.
RISPRISTINABILITÀ
Buona: piccoli graffi o abrasioni sui lavandini in resina non sono un problema, si riparano con kit specifici (carta abrasiva e pasta lucidante – ogni azienda propone il suo).
ECOSOSTENIBILITÀ
L’ecosostenibilità dei lavabi in resina varia a seconda del prodotto specifico: resine riciclate, minerali naturali, residui di produzione reintrodotti nel ciclo produttivo – cercate queste caratteristiche nelle descrizioni.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Per pulire un lavabo in resina bastano spugna morbida e detergente neutro. Tollera prodotti anticalcare non aggressivi; evitare acetone e tinture è un valido consiglio!
PREZZI
Fascia media o medio-alta a seconda del marchio.
LIMITI O SVANTAGGI |
Sensibile a urti forti e solventi incompatibili con il gelcoat; alcune finiture colorate possono essere più delicate.
3 | Lavabi in Solid Surface: Corian®, Hi-Macs®, Krion®, Staron®, Betacryl®, Flumood®, Aquatek, Cristalplant® ecc)
Il mondo dei solid surface è molto vasto, e include tutti i materiali omogenei in tutto lo spessore, termoformabili e ripristinabili composti da resina e idrossido di alluminio. Nomi commerciali più noti: Corian®, Hi-Macs®, Krion®, Staron®, Betacryl®, Flumood®, Aquatek, Cristalplant®
★ Il Solid Surface nasce nel 1967, quando DuPont sviluppa il Corian come materiale innovativo per superfici durevoli e facilmente lavorabili. Per decenni il marchio Corian è stato quasi sinonimo di Solid Surface, fino a quando il brevetto è scaduto: oggi esistono numerosi marchi alternativi, come quelli menzionati più sopra, che producono materiali simili con caratteristiche e finiture proprie.
Le differenze tra i marchi riguardano principalmente la percentuale di resina acrilica e di cariche minerali, la varietà di colori e finiture disponibili, la densità e resistenza del materiale e le tecniche di lavorazione e termoformatura offerte dai produttori.
In pratica, pur essendo tutti solid surface, ogni marchio offre piccole variazioni estetiche, di performance e di possibilità di personalizzazione.
COMPOSIZIONE
Generalmente parliamo di materiali composti da 60–70% idrossido di alluminio (ATH) + 30–40% resina acrilica (PMMA) o biobased. Al contrario dei precedenti, è omogeneo in tutto lo spessore, senza gelcoat.
CARATTERISTICHE
Un lavandino bagno in Corian (o altro solid surface) è molto resistente, privo di porosità, termoformabile e riparabile. Superfici continue senza giunzioni visibili e effetto soft touch sono altre 2 caratteristiche tipiche.
TIPI DI LAVABO
Il solid surface è disponibile in lastre compatte da lavorare o in materiale da colata in stampi; un lavabo bagno in Corian può essere integrato nel piano, in appoggio, freestanding e completamente su misura.
COLORI E FINITURE
Ampia gamma: bianco opaco, colori pieni, effetto pietra o cemento. Opaco, satinato o semi-lucido.
RISPRISTINABILITÀ
Eccellente: graffi e segni su un top lavabo bagno in Corian si eliminano con la levigatura.
ECOSOSTENIBILITÀ
Molto buona, varia comunque a seconda del marchio: lunga durata e riparabilità; alcune resine biobased hanno anche certificazioni ambientali (es. Cristalplant®).
PULIZIA E MANUTENZIONE
Panno morbido e detergenti delicati sono consigliati da tutti i produttori di solid surface; evitare acetone, candeggina pura o solventi forti; consultate in ogni caso le schede di ciascun prodotto perché in alcuni casi possono essere più o meno resistenti a determinati tipi di macchie.
PREZZI
Medio-alta o alta, dipende da marchio, spessore e lavorazione.
LIMITI O SVANTAGGI
Peso maggiore e costo elevato; versioni lucide più soggette a segni.
4 | Lavabi in resina acrilica composita simil solid surface (Tecnoril®, Geacril®, Ocritech®, Tecnogel®)
Nomi commerciali: Tecnoril®, Geacril®, Ocritech®, Tecnogel®.
NON sono materiali diversi dai solid surface, ma varianti semplificate o ibride nate per offrire prestazioni simili a costi più bassi. Nella distinzione tra “materiali acrilici compositi” e “solid surface” c’è confusione, perché la differenza reale è sottile e oggi spesso commerciale più che tecnica.
★ I materiali acrilici compositi (come Ocritech®, Tecnoril®, Geacril®, Tecnogel®) sono composti da resina acrilica o acrilico-poliestere con cariche minerali e una finitura superficiale che può essere presente o meno (gelcoat). Alcuni, come Ocritech, rientrano di fatto nella categoria dei solid surface acrilici al 100%, ma con spessori ridotti e una formulazione ottimizzata per la termoformatura industriale. Altri, come Tecnogel, hanno invece una struttura non omogenea, con uno strato superficiale di gelcoat che ne determina l’aspetto lucido o opaco.
In sostanza, i solid surface veri e propri (Corian®, Hi-Macs®, Krion®, ecc.) sono materiali omogenei in tutto lo spessore, termoformabili e completamente ripristinabili, mentre i materiali acrilici compositi ne rappresentano una variante più economica e leggera, meno spessa, con una finitura superficiale applicata e quindi una minore ripristinabilità e resistenza nel tempo.
COMPOSIZIONE
Resina acrilica (PMMA) + cariche minerali o polimeriche; in alcuni casi gelcoat superficiale.
CARATTERISTICHE
Superficie liscia, lucida o vellutata, calda al tatto, resistente all’ingiallimento e ai raggi UV. Più flessibile dei solid surface, buona resistenza meccanica.
TIPI DI LAVABO
Stampato, integrato o da appoggio; versioni sottili e leggere; mobili bagno industriali o su misura fascia media/medio-alta.
COLORI E FINITURE
Generalmente bianchi lucidi o soft touch opachi; disponibili anche colorati o finiture speciali.
RISPRISTINABILITÀ
Buona: graffi leggeri si lucidano; urti profondi più difficili da riparare.
ECOSOSTENIBILITÀ
Media: materiali sintetici, ma molti produttori impiegano resine riciclabili e processi a basso impatto; Ocritech® dichiarato 100% riciclabile.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Detergenti neutri e panno in microfibra; resistente a prodotti cosmetici e tinture; evitare solventi forti o abrasivi.
PREZZI
Fascia media, ottimo rapporto qualità-prezzo.
LIMITI O SVANTAGGI | Meno massiccio e ripristinabile dei solid surface; sensibile a graffi con panni ruvidi; non adatto a temperature molto elevate.
5 | Lavabi in resina trasparente o semitrasparente (Cristalmood®, Luxolid®, Khromalite)
Resine poliesteri trasparenti con pigmenti e additivi tecnici. Colate e lucidate manualmente. Alcuni nomi commerciali: Cristalmood®, Luxolid®, Khromalite.
COMPOSIZIONE
- Cristalmood è una resina colorata, trasparente, a finitura lucida, composta da resina poliestere di alta qualità e pigmenti coloranti. È colata manualmente nello stampo e rifinita mediante carteggiatura e lucidatura.
- Lumenit è una miscela innovativa di resine colorate e polveri metalliche, studiata per resistere al contatto con l’acqua e garantire solidità.
- Khromalite è una resina tecnologica trasparente e colorata, costituita da resine poliesteri e una piccola percentuale di pigmenti. I prodotti vengono ottenuti tramite processo di colata del materiale nello stampo.
CARATTERISTICHE
Le resine trasparenti o traslucide offrono una brillantezza assimilabile al vetro ma con un effetto tattile morbido e una resistenza maggiore (Cristalmood viene descritto come “resistente come la pietra”). Lumenit vanta anche un peso inferiore del 30% rispetto a materiali come vetro o cristallo.
TIPI DI LAVABO
I lavabi in resina trasparente colorata possono essere freestanding o da appoggio (ma si possono realizzare anche vasche da bagno).
COLORI E FINITURE
- Cristalmood offre colori trasparenti con finitura lucida.
- Lumenit è disponibile in 5 colori e due finiture (trasparente o traslucida).
- Khromalite ha vari colori trasparenti e finitura lucida o frost.
RISPRISTINABILITÀ
- Cristalmood è ripristinabile tramite carteggiatura e lucidatura;
- Lumenit e Khromalite resistono ai graffi leggeri, ma la riparabilità dipende dalla profondità del danno.
ECOSOSTENIBILITÀ
- Cristalmood è riciclabile; stessa cosa per Lumenit (riciclabile al 100%).
- Khromalite non specifica informazioni sulla riciclabilità.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Tutti i materiali richiedono detergenti neutri e panni morbidi; evitare solventi aggressivi o abrasivi.
PREZZI
Cristalmood: fascia alta; Lumenit: fascia medio-alta; Khromalite: fascia media.
LIMITI O SVANTAGGI
I lavabi in resina trasparente colorata vengono descritti tutti come molto resistenti ma pare siano leggermente sensibili ai graffi (la cosa importante è che però questi sono completamente ripristinabili).
Lavabi in pietra naturale
Un lavabo bagno in pietra naturale è una scelta di grande fascino, capace di dare all’ambiente un carattere autentico e senza tempo. Ogni pezzo è unico: le venature, le sfumature e le irregolarità non si ripetono mai uguali, rendendo ogni lavabo in pietra un piccolo oggetto d’arte.
I lavandini in pietra per bagno possono essere realizzati in materiali diversi — dal marmo al travertino, dal basalto alla pietra di fiume, dall’ardesia all’onice o alla Pietra di Rapolano — e vengono spesso trattati con impregnanti protettivi che li rendono più resistenti all’umidità e alle macchie.
Nel mondo dei lavabi in pietra naturale rientrano anche varianti con caratteristiche specifiche come i lavabi in granito e i lavabi in marmo, di cui parleremo più avanti in dettaglio.
Ciò che li accomuna è la solidità, la durata nel tempo e la valenza decorativa, che trasforma il lavandino in un elemento scultoreo d’arredo.
Un mobile bagno con lavandino in pietra è perfetto in ambienti classici, rustici o dal mood biofilico, oggi molto in voga (ne riparleremo!). Si possono realizzare lavabi su disegno, anche a colonna o da appoggio, oppure scegliere modelli già pronti a catalogo, altrettanto scenografici e materici.
Ecco la scheda generica che riassume le caratteristiche di questo tipo di lavabi.
COMPOSIZIONE
Roccia naturale (marmo, travertino, basalto, pietra di fiume, ardesia, onice, pietra di Rapolano, ecc.) lavorata dal pieno o scavata da blocco. Ogni lavabo è unico per composizione minerale, venature e tonalità.
CARATTERISTICHE
Materiale pieno, compatto e durevole, con elevata resistenza meccanica e ottima stabilità dimensionale. Ogni lavabo in pietra naturale conserva le caratteristiche del materiale d’origine: alcuni più porosi (come il travertino), altri più compatti (come il granito).
TIPI DI LAVABO
Disponibili in versioni da appoggio, a colonna (freestanding) o su misura, realizzati da blocco pieno o lastra spessorata. Possono essere completamente in pietra o integrati in mobili bagno con top coordinato.
COLORI E FINITURE
Dipendono dal tipo di pietra: colorazioni naturali (bianchi, grigi, beige, neri, verdi, marroni) e venature uniche. Le finiture possono essere lucide, levigate o spazzolate (effetto opaco naturale).
RISPRISTINABILITÀ
Media: graffi o macchie leggere si possono rimuovere con levigature e nuove protezioni superficiali, ma richiede competenze e prodotti specifici.
ECOSOSTENIBILITÀ
Dal punto di vista ambientale, il marmo è un materiale naturale e atossico, ma non rinnovabile: la sua estrazione comporta impatti sul paesaggio e sull’energia impiegata. Tuttavia, la longevità e la possibilità di recupero o riuso lo rendono una scelta consapevole se utilizzato in modo responsabile.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Necessita di pulizia con detergenti neutri e trattamenti idro-oleorepellenti periodici. Evitare prodotti abrasivi e prodotti acidi o anticalcare (più sotto spiego meglio!)
PREZZI
Variabili in base al tipo di pietra e lavorazione: da circa 400–500 € per modelli standard a oltre 1.000–1.500 € (a salire) per lavabi scolpiti da blocco o pietre pregiate.
LIMITI O SVANTAGGI
Tra i limiti di un lavabo in marmo menzioniamo il peso (30-40 kg/m²), la maggiore porosità che lo rende più sensibile a macchie e acidi, la necessità di manutenzione specifica e il costo mediamente più alto rispetto ad altri tipi di lavabi.
Lavabi in granito
Menzione a parte per il granito, sì.
Perché? Perché tra le diverse pietre naturali utilizzate per il bagno, il granito è quella che offre le migliori prestazioni in termini di resistenza. È infatti una pietra molto più dura e compatta rispetto a marmo e travertino, quindi meno soggetta a graffi, scheggiature e assorbimento di liquidi. Ideale quindi per chi desidera un lavabo bagno in pietra naturale resistente, pratico, durevole e allo stesso tempo molto elegante.
Dal punto di vista estetico, il granito si riconosce per la grana puntinata e uniforme, disponibile in diverse tonalità che spaziano dai classici grigi e neri fino a sfumature più calde.
In sintesi, un lavandino in granito per il bagno è sinonimo di resistenza estrema a graffi e schegge, facilità di manutenzione ed eleganza contemporanea.
COMPOSIZIONE
Il granito è una pietra naturale di origine vulcanica formata principalmente da quarzo, feldspato e miche.
CARATTERISTICHE
La sua composizione gli conferisce durezza, resistenza, compattezza ed impermeabilità: il granito è una delle rocce da arredo più dure (nella scala che misura la durezza dei materiali è al secondo posto dopo il diamante!).
Si distingue quindi per l’eccezionale resistenza a graffi, calore e urti, superiore a quella di quasi tutte le altre pietre naturali. La sua struttura densa lo rende poco assorbente e molto stabile nel tempo, ideale per lavabi bagno destinati a un uso frequente o intensivo. Ha un aspetto puntinato e uniforme, riconoscibile anche nelle varietà più scure, ed è meno poroso e assorbente, per esempio, di marmo e travertino.
TIPI DI LAVABO
Il granito viene utilizzato per lavabi da appoggio, integrati o freestanding, spesso realizzati su misura da blocchi pieni o lastre spesse. Può essere impiegato anche per top coordinati o bacinelle scavate nella pietra.
COLORI E FINITURE
Un lavabo in granito si riconosce dalla tipica superficie puntinata e venata; è disponibile in numerose tonalità naturali – dal grigio al nero, dal beige al rosso, dal verde all’azzurro – con finiture lucide, levigate o spazzolate. Le superfici lucide mettono in risalto i cristalli minerali, mentre quelle satinate o fiammate esaltano la texture materica.
RISPRISTINABILITÀ
Grazie alla compattezza della pietra, il granito può essere ripristinato tramite levigatura o lucidatura, anche dopo molti anni di utilizzo. È uno dei materiali più longevi e stabili nel tempo.
ECOSOSTENIBILITÀ
Essendo una pietra naturale, è atossico e privo di sostanze chimiche, ma non rinnovabile. L’estrazione in cava ha un impatto ambientale significativo; tuttavia, la durata secolare e la possibilità di recupero o riuso compensano in parte l’impatto iniziale, rendendolo una scelta consapevole se utilizzato in modo responsabile.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Si pulisce facilmente con detergenti neutri e panni morbidi. Non teme il calore ma va protetto con un trattamento idro-oleorepellente periodico per evitare assorbimenti di oli o liquidi colorati. Evitare acidi e anticalcare aggressivi.
PREZZI
I lavabi in granito partono da circa 400–500 € per modelli da appoggio standard, fino a oltre 1.000 € per pezzi su misura o lavorati da blocco pieno.
LIMITI O SVANTAGGI
Il principale limite è il peso elevato, che richiede un supporto adeguato e una posa accurata. Inoltre, pur essendo più resistente di altre pietre, il granito non è completamente impermeabile, quindi necessita di manutenzione regolare per mantenere le sue prestazioni nel tempo.
Lavabi in marmo
Duro come il marmo, si dice. E in effetti la definizione calza a pennello: un lavabo bagno in marmo è un vero e proprio elemento scultoreo, compatto, solido, che dà forma a una bellezza senza tempo.
Questa pietra naturale, nata da un processo metamorfico del calcare, è tra le più apprezzate in assoluto per l’arredo bagno grazie alle venature irripetibili e alla lucentezza profonda che ne esalta la matericità.
Ogni lavabo o top in marmo è un pezzo unico: esprime eleganza, ma anche carattere e forza visiva, perfetti per chi cerca un bagno di gusto contemporaneo o classico senza compromessi.
COMPOSIZIONE
Il marmo è una roccia metamorfica a base di carbonato di calcio (calcite), ottenuta dalla metamorfosi del calcare; le venature sono dovute a impurità e componenti minerali presenti nella roccia.
CARATTERISTICHE
Superficie elegante e lucida con venature uniche; estetica molto pregiata. Il marmo è meno duro e più poroso del granito: tende a reagire con acidi (più sotto lo spiego meglio) e può opacizzarsi o macchiarsi se esposto a sostanze corrosive.
TIPI DI LAVABO
I lavabi in marmo vengono ricavati da lastre o scolpiti da blocco intero: possono essere da appoggio, integrati su top, o freestanding/colonna su progetto. Molto usati per pezzi su misura e realizzazioni scultoree.
COLORI E FINITURE
I colori dei lavabi in marmo sono svariati, la palette è molto ampia: Bianco di Carrara, Calacatta, Statuario; marmi scuri come Nero Marquinia o marmi colorati come Verde Guatemala. Finiture lavabi in marmo: lucida (levigata), satinata, spazzolata.
RISPRISTINABILITÀ
Un lavabo in marmo si può ripristinare: graffi, opacizzazioni e molte macchie superficiali si rimuovono con levigatura e lucidatura professionale; interventi di restauro possono riportare l’aspetto originale.
ECOSOSTENIBILITÀ
Come tutte le pietre naturali, il marmo è sì, naturale e atossico, ma non rinnovabile: l’estrazione in cava ha impatti ambientali significativi. La lunga durata e la possibilità di restauro riducono l’impatto nel ciclo di vita, ma l’impronta ambientale dipende molto da estrazione e trasporto.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Il marmo si pulisce con detergenti neutri e panno morbido o detersivi appositamente pensate per pietre calcaree; meglio asciugare immediatamente i liquidi acidi (vino, limone). Applicare periodicamente impregnanti idro-oleorepellenti per ridurre il rischio di macchie. No agli anticalcare, come spiego nel box sotto.
PREZZI
Decisamente variabili i prezzi dei lavabi in marmo: il Bianco di Carrara parte da fasce più contenute (materiale e lavabi base), mentre Calacatta/Statuario e marmi pregiati possono superare sensibilmente i prezzi medi; i lavabi su misura possono arrivare oltre i 1.000 € a seconda della varietà e della lavorazione.
LIMITI O SVANTAGGI
Un lavabo in marmo ha un peso elevato (posa impegnativa), maggiore porosità rispetto a granito e materiali compositi, sensibilità agli acidi e alla manutenzione; costi di materiali e lavorazione generalmente più alti.
Perché non usare l'anticalcare sui lavandini in marmo e pietra naturale
Spesso non ci si pensa, ma i classici detergenti anticalcare funzionano perché contengono sostanze acide in grado di sciogliere i depositi di calcare che si formano su rubinetti, vetri e sanitari.
Ma in fondo cos’è il calcare? Come spiegavo bene nel post sul trattamento anticalcare per doccia, è carbonato di calcio (CaCO₃), ovvero lo stesso minerale che costituisce la base di molte pietre naturali utilizzate in bagno, come il marmo, il travertino e altre rocce calcaree.
In pratica, quando usiamo un anticalcare su un lavabo bagno in marmo o su un top in pietra, l’acido non distingue tra incrostazione e superficie: scioglie entrambi, andando a corrodere e opacizzare il materiale stesso. Ecco perché è fondamentale evitare prodotti aggressivi e optare esclusivamente per detergenti neutri o formulati appositamente per marmo e pietra naturale, che puliscono senza intaccare la struttura del materiale. Solo così il lavabo mantiene intatta la sua lucentezza e non rischia di rovinarsi irreparabilmente.
Lavabi in agglomerati di pietra
I lavabi in agglomerati di pietra rappresentano una categoria a parte rispetto ai lavabi in pietra naturale, perché sono materiali compositi di nuova generazione, studiati per unire la bellezza e la matericità della pietra vera alle prestazioni superiori dei materiali tecnologici.
Si tratta di superfici create artificialmente, ottenute mescolando graniglie o polveri di minerali naturali (come quarzo, marmo o granito) con resine, cementi o leganti ceramici che ne migliorano la resistenza, l’impermeabilità e l’omogeneità cromatica.
A differenza delle pietre naturali, non assorbono liquidi, non temono gli acidi e richiedono pochissima manutenzione, mantenendo nel tempo la stessa estetica originaria.
Questi materiali compositi per lavabo vengono lavorati con tecniche di stampaggio o sinterizzazione, a seconda del tipo, e offrono ampie possibilità di personalizzazione in termini di colori, finiture e formati.
Sono quindi ideali per lavabi bagno moderni, sia da appoggio che integrati nel top, e per chi cerca un effetto pietra naturale ma con maggiore praticità e resistenza.
Nelle prossime schede vedremo nel dettaglio le principali tipologie di materiali compositi per lavabo:
Lavabi in quarzo (agglomerato di quarzo o quarzo composito): grande durezza, aspetto elegante e compatto.
Lavabi in Fragranite (quarzo + resine acriliche): resistenti e di facile manutenzione.
Lavabi in Lapitec (pietra sinterizzata): una superficie minerale non porosa e priva di resine, ecologica e a zero assorbimento.
Lavabi in quarzo
Tra i materiali compositi per bagno, potrebbe teoricamente essere menzionato il quarzo, grazie alla sua capacità di coniugare prestazioni tecniche elevate ed estetica sofisticata.
Derivato dalla combinazione di minerali naturali e resine, dà vita a superfici compatte, omogenee e piacevoli al tatto, ideali in linea teorica sia per lavabi da appoggio che per lavabi integrati nel top.
Purtroppo, però, il lavabo bagno in quarzo non è una proposta comune: il quarzo viene impiegato moltissimo per i lavelli delle cucine, ma raramente per lavabi e top bagno. Probabilmente il suo peso e la disponibilità di numerose alternative rendono il quarzo meno preferibile rispetto ad altri materiali compositi per lavabo.
Tanto è vero che online non ho trovato nessuna immagine (decente) di lavandini bagno in quarzo!
Lavabi in Fragranite
Fragranite è un materiale composito progettato (da Franke) per la cucina, costituito per l’80% da sabbia di quarzo naturale e dal 20% di resina e pigmenti. Questa combinazione conferisce al lavandino una superficie liscia, resistente e non porosa, facile da pulire e duratura nel tempo.
Fragranite offre una buona resistenza a graffi, urti e variazioni di temperatura tipiche dell’uso domestico, mantenendo nel contempo un’ampia gamma di colori e finiture. Pur essendo pensato principalmente per lavelli cucina, sarebbe pur possibile immaginare un lavandino in fragranite per il bagno, perché garantisce igiene, praticità e un design pulito. Anche in questo caso, però, non ho trovato online lavabi in fragranite (il prossimo materiale però potrebbe compensare questa assenza!).
Lavabi in Lapitec®
Lapitec® è l’unica pietra sinterizzata al mondo certificata dalla Commissione Europea: creato con una tecnologia unica, tutelata da oltre 25 brevetti, è un materiale tutta massa composto interamente da pregiati minerali naturali, senza resine o leganti a base petrolifera: le polveri vengono miscelate solo con acqua creando delle lastre di grande formato. Vincitore di diversi premi, è utilizzato per rivestimenti, top cucine e bagni (piatti doccia, top per lavabi, lavabi integrati, pannelli a parete).
COMPOSIZIONE
Il Lapitec è una pietra sinterizzata composta interamente da minerali naturali di alta qualità in polvere (es. zirconio, mullite, corindone, albite), senza silice, lavorata con acqua fino a formare lastre di grande formato, scavate poi come il marmo. Il materiale è a tutta massa, identico in ogni punto del volume, senza smalti o stampe superficiali.
CARATTERISTICHE
Il Lapitec è igienico e antibatterico, resistente a graffi, abrasioni, agenti chimici, acidi, alte e basse temperature, ai raggi UV e alle macchie. È facile da pulire e mantiene nel tempo colore e finitura.
TIPI DI LAVABO
Si possono realizzare lavabi integrati in Lapitec o piani per lavabi da incasso o appoggio su progetto, grazie alla lavorabilità del materiale in lastre di grandi dimensioni e differenti spessori (1,2 cm, 2 cm, 3 cm).
COLORI E FINITURE
Disponibile in vari colori naturali (non ci sono coloranti artificiali aggiunti!) o texture effetto marmo, con superficie uniforme e costanza estetica su tutta la lastra. Può essere levigato e finito per ottenere superfici lisce o opache, in base al design desiderato.
RIPRISTINABILITÀ
Grazie alla sua compattezza e durezza, il Lapitec è altamente resistente e mantiene le prestazioni estetiche e strutturali nel tempo; eventuali danni superficiali richiedono interventi specialistici.
ECOSOSTENIBILITÀ
100% naturale e riciclabile, il Lapitec è prodotto senza processi di stampa o smaltatura chimica, riducendo l’impatto ambientale. Gran parte dell’energia necessaria per la sua produzione, inoltre, arriva da fonti rinnovabili.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Si pulisce facilmente con detergenti neutri. La sua resistenza a macchie e agenti chimici lo rende adatto a un uso quotidiano senza necessità di trattamenti protettivi frequenti.
PREZZI
I costi variano in base a spessore, dimensioni e lavorazioni personalizzate, considerando lastre di grandi formati che possono essere adattate a progetti su misura.
LIMITI O SVANTAGGI
Il materiale richiede attrezzature specifiche per taglio e lavorazione; il prezzo è generalmente più alto rispetto a resine o agglomerati compositi.
Lavabi in acciaio
L’acciaio inox è ancora un materiale di nicchia per il bagno, ritenuto da molte persone freddo e inadatto alla stanza destinata al relax. Eppure sempre più aziende lo stanno proponendo, in versione inox o smaltata o colorata, puntando tutto sulle sue eccezionali caratteristiche di igienicità e leggerezza.
Un lavabo in acciaio per bagno si presenta con bordi sottilissimi (in assoluto i più sottili rispetto a qualsiasi altro tipo di materiale) e offre meno colorazioni e finiture rispetto ad altri prodotti, ciò nonostante ha un’estetica molto minimale ed è perfetto in bagni moderni o in stile industriale. Scegliere un lavandino in acciaio inox per il bagno significa anche ragionare in ottica di sostenibilità: l’acciaio è infatti riciclabile al 100%, e anche la sua produzione è diventata molto più sostenibile a livello di impiego di energie.
Attenzione alla tipologia di acciaio: i lavabi in acciaio inox sono realizzati con leghe di acciaio inossidabile, principalmente AISI 304 o AISI 316 (il secondo è ancora più resistente alla corrosione e adatto in caso di acqua particolarmente dura).
Vediamo le due tipologie di lavabi in acciai: inox e smaltato
Lavabi in acciaio inox
COMPOSIZIONE
Realizzati in acciaio inossidabile (principalmente AISI 304 o AISI 316), leghe di ferro, cromo e nichel. Il cromo forma uno strato passivante di ossido che protegge il materiale dalla corrosione e ne garantisce la durabilità.
CARATTERISTICHE
Materiale igienico, resistente alla corrosione, all’umidità e agli sbalzi termici. È durevole, non poroso e insensibile ai raggi UV. L’acciaio inox mantiene inalterate nel tempo le sue proprietà estetiche e funzionali, è completamente riciclabile e non si altera con l’acqua o il vapore.
Può presentare differenti gradi di lucentezza e finiture che incidono sulla percezione visiva e sulla resistenza ai graffi.
TIPI DI LAVABO
Utilizzato per lavabi da appoggio, incasso o integrati nel top, sia in versione lucida che satinata. È tipico dei bagni dal design contemporaneo o industriale, ma trova spazio anche in contesti professionali e contract.
COLORI E FINITURE
Disponibile in versione lucida, spazzolata o satinata. Alcuni produttori offrono anche finiture speciali (es. PVD) in tonalità oro, rame o nero, ottenute tramite deposizione fisica di vapori metallici che ne migliorano la durezza superficiale.
RIPRISTINABILITÀ
Eventuali micrograffi possono essere attenuati con prodotti specifici per la pulizia dell’acciaio satinato o con paste lucidanti. Tuttavia, graffi profondi o ammaccature non sono riparabili.
ECOSTOSTENIBILITÀ
L’acciaio inox è completamente riciclabile e costituito in gran parte da materiale riciclato. Non rilascia sostanze nocive e non contiene resine, vernici o componenti plastici. È uno dei materiali più durevoli e sostenibili del settore bagno.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Si pulisce facilmente con detergenti neutri e panni morbidi. È importante evitare pagliette abrasive o prodotti contenenti cloro e candeggina, che possono danneggiare la pellicola protettiva del cromo.
PREZZI INDICATIVI
I lavabi in acciaio inox partono in genere da 300–400 euro per modelli base e possono superare i 1000 euro nelle versioni su misura o con finiture PVD.
LIMITI O SVANTAGGI
Superficie sensibile a graffi e impronte, soprattutto nelle versioni lucide. In ambienti molto calcarei può richiedere asciugature frequenti per evitare aloni.
Una breve nota sul tipico rumore dell’acciaio, non gradito da tutti.
Lavabi in acciaio smaltato
COMPOSIZIONE
Realizzati in acciaio e vetro, fuso a caldo: l’acciaio fornisce la robustezza strutturale, mentre lo smalto vetroso viene applicato e vetrificato a circa 850 °C, creando una superficie dura, compatta e igienica.
CARATTERISTICHE
Il materiale unisce la stabilità e la resistenza meccanica dell’acciaio con l’eleganza e la brillantezza del vetro. È resistente agli urti, ai graffi, al calore, ai raggi UV e agli sbalzi termici. Non si deforma e mantiene inalterate le sue qualità nel tempo. La superficie vetrificata è completamente igienica, antibatterica e non porosa.
TIPI DI LAVABO
Disponibile sia in versioni da appoggio che incasso o sospese, il lavabo in acciaio smaltato si presta a design sottili e contemporanei, con forme precise e bordi ridotti grazie alla resistenza del materiale.
COLORI E FINITURE
Oltre al classico bianco lucido, sono disponibili numerose colorazioni opache e satinate ottenute mediante smaltatura, comprese varianti effetto metallizzato o soft touch.
RIPRISTINABILITÀ
La superficie smaltata è altamente durevole ma non riparabile in caso di scheggiature profonde. Piccoli danni superficiali possono essere trattati con kit di ritocco specifici.
ECOSOSTENIBILITÀ
L’acciaio smaltato è un materiale 100% riciclabile. L’unione tra acciaio e smalto non contiene plastiche o composti organici volatili e garantisce una lunga durata del prodotto, riducendo l’impatto ambientale complessivo.
PULIZIA E MANUTENZIONE
La superficie vetrificata è igienica e facile da pulire. Non assorbe residui o batteri e resiste ai comuni detergenti per uso domestico. Non richiede trattamenti protettivi periodici.
PREZZI INDICATIVI
I lavabi in acciaio smaltato di fascia media si collocano in genere a partire da circa 300–400 euro, a seconda di forma e finitura.
LIMITI O SVANTAGGI
La durezza superficiale dello smalto può comportare fragilità in caso di urti violenti localizzati. Rispetto alla ceramica o alla resina, il materiale offre meno libertà di forme complesse e personalizzazioni su misura.
Lavabi in acciaio vetrificato al titanio
Un’ulteriore variante dei lavabi in acciaio smaltato è quella dei lavabi in acciaio vetrificato al titanio: la differenza rispetto ai primi è proprio la presenza di titanio nello smalto vetroso, che aumenta ancora di più la resistenza e durevolezza superficiale del materiale.
La superficie vetrificata, dura e non porosa, non consente a sporco e batteri di aderire, garantendo un elevato livello di igiene. È più robusto di materiali come marmo, plastica o acciaio, conduce e trattiene il calore, resiste al fuoco, ai raggi UV e agli agenti chimici. La finitura superficiale favorisce l’effetto perlato (brillante come una ceramica lucida), facilitando la pulizia senza bisogno di detergenti aggressivi. Interamente riciclabile e composto da materie prime naturali, acciaio e vetro, rappresenta una soluzione sostenibile e longeva per l’ambiente bagno.
E, per inciso, mi piace tantissimo.
Lavabi in legno
Il legno in bagno è una scelta ben precisa, capace di portare calore e naturalezza in uno spazio dominato da superfici per lo più fredde e materiche.
Un lavabo bagno in legno o un top in legno per lavabo bagno si inseriscono in questa tendenza che punta a rendere l’ambiente più accogliente, tattile e personale.
Il legno, tuttavia, è un materiale vivo, e come tale richiede attenzione e manutenzione. Proprio per questo si utilizzano essenze e trattamenti specifici pensati per resistere all’umidità, alle variazioni di temperatura e all’uso quotidiano.
Il risultato è un bagno che trasmette autenticità e comfort, sia nelle versioni in legno massello sia nei moderni lavandini effetto legno, realizzati con materiali compositi che riproducono venature e colori naturali ma con una manutenzione ridotta.
COMPOSIZIONE
I lavabi bagno in legno e i top in legno per lavabo bagno possono essere realizzati in legno massello, come teak, rovere, noce o iroko, oppure in multistrato marino o impiallacciato. Le versioni più pregiate utilizzano legni naturali trattati con resine e oli impermeabilizzanti.
CARATTERISTICHE
Il legno regala al bagno calore, naturalezza e una sensazione tattile unica. Tuttavia, essendo un materiale vivo, reagisce all’umidità e ai cambiamenti di temperatura: per questo necessita di protezioni superficiali e di un ambiente ben ventilato. È apprezzato nei bagni di stile nordico, giapponese o minimalista, dove introduce equilibrio e matericità.
TIPI DI LAVABO
Si trovano principalmente top lavabo bagno legno o mobili bagno in legno con lavabo integrato in ceramica, resina o pietra. Esistono anche lavandini bagno in legno massello, scolpiti da un unico blocco e resi impermeabili da trattamenti protettivi, ma sono soluzioni artigianali e di nicchia.
COLORI E FINITURE
Le tonalità spaziano dai legni chiari, come rovere e frassino, ai più scuri come noce e wengé. Le superfici possono essere spazzolate, oliate, laccate o verniciate a poro aperto, fino alle versioni effetto legno opache o naturali. Ogni lavorazione influisce chiaramente su resa estetica, resistenza e necessità di manutenzione.
RIPRISTINABILITÀ
Un lavabo in legno massello si può ripristinare e ritrattare con olio o vernice.
ECOSOSTENIBILITÀ
Il legno è una risorsa rinnovabile e biodegradabile, ma la sua sostenibilità dipende dalla provenienza certificata FSC o PEFC e dall’uso di finiture ecologiche. I top e mobili bagno in legno massello con lavabo possono contribuire a un bagno più naturale e a basso impatto, ma non si può non tener conto della ridotta ecosostenibilità.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Come consigli generali per un lavandino in legno menziono senza dubbio: asciugare le superfici dopo l’uso e usare solo detergenti neutri (o meglio specifici per legno). Periodicamente si può rinnovare la protezione con oli o cere specifiche per legno.
PREZZI
Un top in legno per lavabo bagno parte in media da 300–500 euro, mentre un mobile bagno in legno massello con lavabo integrato può superare ampiamente i 1.000 euro.
LIMITI O SVANTAGGI
Il principale limite del legno è la sensibilità all’acqua: se non correttamente trattato o mantenuto, può gonfiarsi, macchiarsi o deformarsi. Anche l’esposizione prolungata a luce, umidità o calore può alterarne la finitura. È meno pratico rispetto a ceramica o resine, ma insuperabile per fascino e comfort visivo.
Lavabi in HPL
Per chi vorrebbe l’effetto del legno ma non la sua delicatezza un’alternativa possibile è un lavabo bagno in HPL (High Pressure Laminate, o laminato ad alta pressione): una soluzione sempre più diffusa per chi cerca design moderno e resistenza, o per chi vuole un effetto materico senza compromessi sulla manutenzione.
L’HPL è un materiale composto da fogli di cellulosa impregnati con resine termoindurenti, pressati ad alta pressione e ad alte temperature. Il risultato è una superficie compatta, impermeabile, resistente a graffi, urti e calore, adatta quindi ad ambienti umidi come il bagno (viene utilizzata anche per i top delle cucine). L’HPL può interpretare differenti materiali: oltre all’effetto legno, può imitare il marmo o la pietra.
Un mobile bagno con lavabo in HPL si distingue per l’aspetto lineare/squadrato: le vasche realizzate in questo materiale hanno infatti forme squadrate e geometriche, mai tonde o ovali, perché il processo produttivo non consente curvature.
Le opinioni sul lavabo bagno in HPL sono generalmente positive: chi lo sceglie apprezza soprattutto l’equilibrio tra estetica, praticità e durata, unito a costi contenuti. Io, se proprio devo essere sincera, lo trovo estremamente finto — ma prendetela come un’opinione personale e non come verità assoluta.
COMPOSIZIONE
L’HPL è formato da più strati di carta kraft impregnati di resine fenoliche e da uno strato decorativo superficiale, anch’esso impregnato di resine melaminiche. Tutti gli strati vengono sottoposti a un processo di compressione ad alta pressione (oltre 100 bar) e a temperature superiori ai 150°C. Si ottiene così un materiale omogeneo, compatto, non poroso e altamente stabile.
CARATTERISTICHE
È estremamente resistente all’acqua, all’umidità e al vapore, oltre che a graffi, urti e calore. La superficie è igienica e non assorbente, facile da pulire e duratura nel tempo. Non cambia colore con l’esposizione alla luce e mantiene inalterata la propria estetica anche in ambienti ad alto tasso di umidità.
TIPI DI LAVABO
I lavabi in HPL sono sempre di tipo integrato o semintegrato nel top, con forme prevalentemente rettangolari o quadrate. Non vengono realizzati lavabi in appoggio o da incasso tondi, poiché il materiale non consente lavorazioni tridimensionali complesse. L’effetto monolitico del lavabo integrato è una delle caratteristiche più apprezzate.
COLORI E FINITURE
Ampissima la varietà estetica: l’HPL può imitare fedelmente materiali naturali come legno, marmo, pietra o cemento, ma anche superfici metalliche come corten e acciaio. Le finiture possono essere opache, soft touch o leggermente materiche al tatto. Questo lo rende molto versatile dal punto di vista progettuale, ideale per chi cerca continuità visiva tra lavabo e top.
RIPRISTINABILITÀ
L’HPL non è un materiale ripristinabile in senso stretto: graffi profondi, scheggiature o urti che danneggiano lo strato superficiale non possono essere levigati o riparati. C’è da dire che è talmente resistente che non ci si pone il problema.
ECOSOSTENIBILITÀ
Pur non essendo un materiale naturale, l’HPL può essere considerato sostenibile se prodotto con carte certificate FSC e resine a basse emissioni di formaldeide. Inoltre, la sua lunga durata e la ridotta necessità di manutenzione ne fanno una scelta a basso impatto nel ciclo di vita del prodotto.
PULIZIA E MANUTENZIONE
È uno dei materiali più facili da mantenere: si pulisce con panno morbido e detergenti neutri, evitando prodotti abrasivi, solventi o spugne ruvide. Non richiede alcun trattamento protettivo o impermeabilizzante.
PREZZI
I lavabi bagno in HPL hanno un costo medio-basso rispetto a materiali come il Solid Surface o la pietra. Il prezzo varia in base allo spessore del top, alla qualità delle finiture e all’integrazione con il mobile, ma si colloca in una fascia accessibile, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
LIMITI O SVANTAGGI
I principali limiti riguardano la rigidità del materiale: non permette curvature o lavabi dalle linee morbide. In caso di graffi profondi o scheggiature non è riparabile. Alcune finiture effetto legno o pietra possono risultare “finte” al tatto o alla vista, aspetto soggettivo ma da considerare nella scelta.
Lavabi in vetro
Amatissimo (e decisamente più diffuso di oggi) negli anni ’90 e nei primi anni Duemila, il lavabo bagno in vetro è una scelta scenografica e luminosa, perfetta per chi vuole dare al bagno un aspetto leggero e contemporaneo. Un mobile bagno con lavabo in vetro riflette la luce in modo unico, creando effetti visivi che cambiano a seconda delle finiture e dei colori scelti: vetro trasparente, extrachiaro, satinato, acidato, laccato o colorato, nelle varianti verde, blu o fumé.
Oggi i mobili bagno con lavabo in vetro tornano lentamente di tendenza, soprattutto nei progetti minimal e moderni che cercano un contrasto tra superfici lucide e materiche. Tra le versioni più scenografiche, quelle con lavabo integrato nel top, che creano un effetto monolitico e continuo.
COMPOSIZIONE
Il vetro nasce dalla fusione della sabbia silicea con soda o potassa a temperature molto elevate, seguita da un rapido raffreddamento. A seconda della lavorazione, si possono ottenere vari tipi di vetro: trasparente, satinato, extrachiaro o colorato. I lavabi bagno in vetro più diffusi sono in vetro temperato di sicurezza, un materiale resistente e sicuro che, in caso di rottura, si frammenta in piccoli pezzi non taglienti.
CARATTERISTICHE
Il lavabo in vetro temperato si distingue per la luminosità, la superficie liscia e non porosa e la facilità di pulizia. È igienico, non assorbe macchie né odori e resiste bene a calore e umidità. Il suo principale limite è la sensibilità agli urti con materiali duri (ceramica, metallo, pietra) e ai graffi, anche se la resistenza meccanica del vetro temperato riduce il rischio di danni importanti.
TIPI DI LAVABO
I lavabi bagno in vetro si trovano sia da appoggio sia integrati nel top del mobile bagno. Le forme sono prevalentemente curve o stondate, ma esistono anche modelli rettangolari o quadrati dal taglio minimal.
COLORI E FINITURE
Oltre al classico vetro trasparente, si trovano finiture extrachiare per la massima neutralità cromatica o versioni acidate e satinate con un effetto soft touch. Per chi ama il colore i lavandini bagno in vetro colorato – blu, verde, fumé o in altre sfumature – sono l’alternativa, basta solo scegliere la colorazione preferita. Che ne dite di un bel lavabo in vetro verde?
RIPRISTINABILITÀ
Il vetro non è ripristinabile in caso di urti o graffi profondi, ma la sua superficie liscia e compatta mantiene nel tempo brillantezza e trasparenza (a condizione che venga pulito correttamente!).
ECOSOSTENIBILITÀ
Il vetro è un materiale riciclabile al 100% e durevole, a patto che non contenga piombo o additivi come nel caso del cristallo tradizionale, che invece non può essere smaltito insieme al vetro comune.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Pulire un lavandino bagno in vetro è semplice: basta un panno morbido e detergenti neutri, evitando prodotti abrasivi o acidi che potrebbero opacizzare la superficie. L’unica scocciatura è che sul lavabo in vetro si notano facilmente le gocce d’acqua e i residui di sapone, che vanno rimossi subito per mantenere il lavabo sempre brillante.
PREZZI
I prezzi dei lavandini bagno in vetro variano molto in base al tipo di vetro, alle finiture e alla lavorazione. In ogni caso, il vetro si colloca in una fascia medio-alta, paragonabile a quella di materiali come il Solid Surface o la pietra composita.
LIMITI O SVANTAGGI
Il principale limite del vetro, come dicevamo riguarda la delicatezza agli urti e la visibilità delle macchie, che richiedono una pulizia frequente. È un materiale bellissimo ma che, come il cristallo, predilige bagni curati e usi attenti più che ambienti molto vissuti.
Lavabo in cristallo o lavabo in vetro (è la stessa cosa?)
Fate attenzione, perché ho notato che online si parla allo stesso modo di lavandino bagno in cristallo e lavabo in vetro, come fossero la stessa cosa. Partiamo dalla chimica per capire le differenze.
Il vetro comune nasce dalla fusione della sabbia silicea con la soda (in forma di carbonato o solfato) a 1500-1550 gradi, seguita da un rapido raffreddamento del composto. A seconda del tipo di vetro che si deve ottenere vengono aggiunti poi altri elementi.
Il “cristallo”, per esempio, è un vetro che contiene almeno il 24% di ossido di piombo, requisito definito dalla direttiva europea 69/493/CEE e oggetto di etichettatura dedicata (bollino “cristallo con 24% di piombo”).
L’aggiunta di piombo aumenta densità e indice di rifrazione, quindi brillantezza e “suono” tipico, ma incide su costo e gestione a fine vita: il cristallo vero non va mischiato al riciclo del vetro domestico perché altera la filiera (sì, insomma, il cristallo non è riciclabile né dunque sostenibile).
In arredo bagno raramente si usa cristallo al piombo; ci si riferisce infatti quasi sempre a vetro temperato (a volte extrachiaro/low-iron per massima neutralità cromatica): è il materiale usato per top, mensole, box doccia e – quando previsto – per lavabi in vetro, perché unisce trasparenza, lavorabilità (tempra, satinatura/acidatura, laccatura) e sicurezza all’urto.
La tempra è un processo attraverso il quale il vetro viene portato a temperature elevatissime che lo rendo extraresistente e sicuro: un vetro temperato di sicurezza (obbligatorio per esempio per i box doccia) fa sì che in caso di urti violenti il vetro si frammenti in pezzetti piccolissimi e non in grandi lastre taglienti.
E i lavabi in vetroresina?
Anche qui, non lasciatevi ingannare. Il termine “lavabo in vetroresina” non ha nulla a che vedere con il vetro.
La vetroresina (o fibra di vetro rinforzata, GRP – glass reinforced plastic) è un materiale composito formato da una matrice in resina poliestere o epossidica e da fibre di vetro immerse al suo interno.
Quindi: il “vetro” è solo sotto forma di fibre sottilissime (come filamenti), non come lastra trasparente o materiale nobile come nei lavabi in cristallo o vetro temperato; il risultato è un materiale leggero, resistente agli urti e facilmente modellabile, ideale per produrre forme curve e continue. La vetroresina viene usata molto nel settore nautico, automotive e arredobagno economico (piatti doccia, vasche, lavabi) perché consente costi ridotti rispetto alla ceramica o al vetro, ma – onestamente – non ha la stessa resa estetica del vetro o della ceramica: di solito viene rifinita con gelcoat lucido o verniciatura superficiale per sembrare liscia e impermeabile.
Riassumendo, la vetroresina è una soluzione più economica e funzionale, ma non paragonabile per estetica, trasparenza e luminosità e durata ai materiali nobili.
Non fatevi ingannare!
Lavabi in cemento (e ecocemento)
L’uso del cemento nell’arredo bagno non è una novità: da anni affascina per l’aspetto materico e contemporaneo, la solidità e la possibilità di creare lavabi e top bagno su misura, dalle forme fluide e monolitiche. Il lavabo bagno in cemento è una scelta di carattere, che dà subito personalità allo spazio e si sposa bene con materiali naturali come legno, pietra e metalli bruniti.
Negli ultimi anni al cemento si è affiancato anche l’eco-cemento, una versione più sostenibile che riduce l’impatto ambientale del cemento tradizionale senza comprometterne resistenza e durabilità. Entrambi sono apprezzati per la texture calda e polverosa, le tonalità neutre e la possibilità di personalizzare colore, finitura e forma.
Scopriamoli entrambi!
COMPOSIZIONE
Il cemento tradizionale si ottiene dalla cottura di calcare e argille ad alte temperature, con formazione di clinker, poi macinato e miscelato con acqua e inerti. Il risultato è una massa modellabile che, una volta indurita, diventa estremamente resistente.
L’eco-cemento, invece, utilizza materiali riciclati o sottoprodotti industriali (come ceneri volanti o scorie d’altoforno) e leganti alternativi a base di geopolimeri. Questo riduce le emissioni di CO₂ durante la produzione e ne migliora il profilo ambientale.
CARATTERISTICHE
I lavabi bagno in cemento e in eco-cemento sono robusti, resistenti all’acqua e al calore, e possono essere modellati in forme continue, perfette per realizzare top con lavabo integrato o lavabi monoblocco. Ogni pezzo è unico: la variazione cromatica e la texture superficiale fanno parte del fascino del materiale.
TIPI DI LAVABO
Si trovano lavabi bagno in cemento da appoggio, incasso o integrati nel top, oltre a top bagno in cemento con vasca scolpita nella massa. Viene lavorato artigianalmente, quindi è possibile creare forme su misura, con finiture personalizzate e spessori ridotti.
COLORI E FINITURE
Le tonalità tipiche del cemento spaziano dai grigi chiari ai tortora e ai beige caldi, fino ai toni antracite o effetto pietra. L’eco-cemento offre le stesse possibilità, con l’aggiunta di pigmentazioni naturali e trattamenti superficiali a base di resine protettive o cere idrorepellenti.
RIPRISTINABILITÀ
Il cemento può essere ripristinato localmente in caso di piccole scheggiature o macchie superficiali, ma richiede l’intervento di un professionista. L’eco-cemento, a seconda della composizione, può risultare leggermente più poroso e quindi va protetto con trattamenti idro-oleorepellenti periodici.
ECOSOSTENIBILITÀ
Il cemento tradizionale è un materiale ad alta intensità energetica. L’eco-cemento nasce proprio per ridurne l’impatto, grazie all’uso di componenti riciclati e leganti alternativi. Entrambi sono materiali estremamente durevoli, e quindi sostenibili nel lungo periodo, ma l’eco-cemento rappresenta oggi la scelta più consapevole.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Pulire un lavabo bagno in cemento è semplice ma richiede attenzione: usare acqua tiepida e detergenti neutri, evitando prodotti acidi o abrasivi che potrebbero alterare la finitura. È consigliato asciugare sempre la superficie per evitare aloni e applicare periodicamente un trattamento protettivo. In caso di macchie persistenti, si può usare una pasta di bicarbonato e acqua, risciacquando bene.
PREZZI
I prezzi dei lavabi bagno in cemento variano a seconda della lavorazione e del tipo di finitura. I modelli artigianali o su misura possono avere costi medio-alti, mentre un lavabo bagno in eco-cemento di produzione industriale risulta generalmente più accessibile, con un ottimo equilibrio tra estetica e sostenibilità.
LIMITI O SVANTAGGI
Il cemento, pur essendo resistente, resta un materiale poroso e va protetto per evitare l’assorbimento di sostanze oleose o acide. È pesante, e quindi richiede una corretta installazione. Dal punto di vista estetico, il suo carattere forte non si adatta a tutti gli stili: è perfetto se amate le superfici materiche e il look industriale o naturale.
Lavabi in gres porcellanato
Il gres porcellanato non è (più) soltanto un materiale per rivestire pavimenti e piastrelle. Sono ormai anni che viene infatti impiegato per rivestire elementi d’arredo come vasche, mobili da bagno, top e lavabi.
In gres si possono realizzare lavabi bagno dal forte impatto estetico, in continuità con i top e i rivestimenti. È resistente, igienico e personalizzabile, con un’estetica che richiama la pietra, il cemento o il marmo naturale. Un materiale tecnico e materico, perfetto per progetti contemporanei e coordinati.
Vediamo un po’ in dettaglio le caratteristiche e scopriamo se fa al caso vostro!
COMPOSIZIONE
Miscela di argille, feldspati, caolini e sabbie, pressata e cotta ad alte temperature (oltre 1200 °C) fino a diventare un materiale ceramico compatto, non poroso e molto resistente. (sapete cos’è il gres e come viene prodotto?)
CARATTERISTICHE
I lavabi in gres porcellanato sono solidi, resistenti a graffi, calore, urti e macchie. Inalterabili nel tempo, anche a contatto con acqua e detergenti. Possono essere realizzati su misura e integrati perfettamente con il piano.
TIPI DI LAVABO
I lavabi in gres porcellanato possono essere realizzati su progetto, integrati su top, in appoggio o freestanding.
COLORI E FINITURE
Ampia scelta di finiture materiche o effetto naturale: marmo, pietra, cemento, metallo ossidato. Disponibili anche varianti monocromatiche o effetto satinato.
RIPRISTINABILITÀ
Non facilmente ripristinabile in caso di scheggiature o crepe, ma altamente resistente ai danni.
ECOSOSTENIBILITÀ
Materiale inerte, privo di sostanze nocive e completamente riciclabile. La produzione moderna tende a ridurre gli scarti e i consumi energetici.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Estremamente semplice: basta un detergente neutro. Non assorbe liquidi né trattiene sporco o batteri.
PREZZI
Generalmente da medio-alti a elevati, in base allo spessore, al tipo di finitura e alla personalizzazione del top o del lavabo integrato.
LIMITI O SVANTAGGI
Peso elevato, fragilità agli urti localizzati e difficoltà di riparazione in caso di danni.
Lavabi in Laminam
I lavabi in Laminam sono realizzati con lastre in gres porcellanato sinterizzato, lo stesso materiale usato per rivestimenti e top cucina.
Si tratta di superfici compatte e quasi impermeabili (assorbimento <0,1 %), rinforzate sul retro da una rete in fibra di vetro. Questa composizione rende il lavabo bagno Laminam estremamente resistente a macchie, graffi, agenti chimici e sbalzi termici.
Le lastre, prodotte in grandi formati e con spessori variabili fino a soli 2 mm, permettono di ottenere superfici continue, senza fughe, con un’estetica uniforme e personalizzabile. Le finiture spaziano dalle texture minimali a superfici che riproducono materiali naturali come marmo o pietra: un modo per coniugare resa estetica e prestazioni tecniche senza i limiti dei materiali naturali.
Dal punto di vista ambientale, Laminam adotta processi produttivi a ridotto impatto: le lastre vengono cotte in forni in parte alimentati da energia fotovoltaica e realizzate con una quota crescente di materie prime riciclate. Il materiale è inoltre inerte e antibatterico, quindi sicuro anche in ambienti umidi come SPA o saune.
La manutenzione è semplice: basta acqua e detergente neutro per la pulizia quotidiana, mentre le macchie più ostinate si eliminano con prodotti specifici consigliati dal produttore. L’unico limite riguarda i bordi molto sottili, che possono risultare più delicati in caso di urti accidentali.
Sulla carta sembra davvero un materiale “perfetto”: tecnico, igienico, esteticamente versatile e con un occhio alla sostenibilità. Come sempre, tutto sta nel capire se nel contesto del progetto risponde a tutte le esigenze.
Non ripeto dunque la “scheda” anche per Laminam perché si può far riferimento a quella relativa al gres porcellanato.
Lavabi in plastica e metracrilato
Chiudiamo con i lavabi in plastica o in metacrilato: una soluzione leggera, economica e funzionale, scelta soprattutto dove la praticità conta più del design. È il caso dei bagni di servizio, ambienti contract, spazi pubblici o camper, dove la priorità è avere un materiale facile da installare, pulire e sostituire a costi contenuti.
Rispetto ai materiali più nobili, i lavabi in plastica hanno una resa estetica semplice, ma offrono vantaggi in termini di leggerezza e resistenza all’umidità.
COMPOSIZIONE
Realizzati in materiali termoplastici come ABS, acrilico o metacrilato (PMMA), ottenuti tramite stampaggio o termoformatura.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Materiale leggero, economico, resistente all’umidità e facile da installare. Il metacrilato (PMMA) ha una superficie brillante e traslucida, simile al vetro ma molto più leggera, ed è disponibile anche in versioni colorate.
TIPI DI LAVABO
Disponibili prevalentemente come lavabi da appoggio o integrati in mobili bagno economici. Raramente vengono realizzati lavabi sospesi o a colonna, per limiti strutturali del materiale.
COLORI E FINITURE
Bianco lucido, satinato o colorato. Anche se in genere il lavabo in metacrilato bianco è la soluzione più comune, perché si sceglier per motivi economici.
RIPRISTINABILITÀ
Limitata: i piccoli graffi possono essere lucidati, ma le crepe o deformazioni non sono riparabili.
ECOSOSTENIBILITÀ
Alcune versioni sono prodotte con plastiche riciclate o riciclabili; tuttavia l’impatto ambientale complessivo è maggiore rispetto a materiali minerali o naturali.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Si puliscono con acqua tiepida e detergenti neutri, evitando spugne abrasive o prodotti aggressivi contenenti alcol, solventi o acidi.
PREZZI
Decisamente contenuti: tra le soluzioni più economiche sul mercato, ideali per bagni di servizio o progetti temporanei.
LIMITI O SVANTAGGI
Superficie delicata soggetta a graffi e opacizzazione nel tempo, bassa resistenza al calore e durata inferiore rispetto a ceramica o solid surface.
Conclusioni: a ogni bagno il suo lavabo ideale
Siamo alla fine di questo infinito post a trarre delle conclusioni su quale sia il materiale migliore per il lavandino del bagno… ma io sono abbastanza certa che dopo averli visti tutti la confusione sia totale.
Certo, ogni materiale ha delle caratteristiche ideali e perfette per un lavabo o per un top con lavabo integrato, ma può non essere ideale per il nostro bagno. Per motivi di budget, per lo stile di vita che abbiamo o per altre motivazioni (un esempio a caso: non abbiamo neanche un secondo per asciugare e vorremmo un lavabo in vetro che lascia in evidenza tutte le macchie di calcare; oppure adoriamo l’effetto del Corian ma date le dimensioni del mobile risulta totalmente fuori budget sul totale dell’arredo).
Sono solo banalissime considerazioni che potrebbero anche essere ribaltate in base a esigenze e gusti personali: ovvero, c’è chi sceglie di investire il budget nel bagno degli ospiti perché vuole l’effetto wow (per esempio di un lavabo in Corian colorato o effetto graniglia) e risparmia sul bagno in camera perché tanto non lo vede nessuno.
I criteri sono sempre molto soggettivi, e affidarsi a un/a professionista della progettazione aiuta moltissimo a ragionare in modo lucido e obiettivo sui pro e sui contro dei vari materiali per lavabo del bagno.
Quelle che seguono quindi sono indicazioni di massima, da adattare al proprio stile di vita e ai propri gusti.
- In un bagno padronale, spesso più grande e con spazio contenitore maggiore, potremmo avere un mobile da bagno più importante, e decidere di investire di più su un top performante – optando per gres porcellanato, laminam, un Solid Surface top di gamma;
- per il bagno degli ospiti la volontà potrebbe essere quella di inserire lavabi dall’effetto scenografico, una ciotola da appoggio in vetro o una ceramica metallizzata o colorata;
- così come per il bagno dei bambini si cerca in genere un materiale per lavabo che sia resistente, pratico, facile da pulire – come la ceramica, per esempio;
- Nel caso di bagni di servizio o bagni di seconde case utilizzati poco potremmo ripiegare su un lavandino economico in metacrilato, non avendo alcuna pretesa estetica, o per la sempre perfetta ceramica.
- Lavanderia | Il miglior materiale per un lavabo destinato a una lavanderia o un bagno a frequente contatto con detergenti anche aggressivi è la ceramica. La ceramica non teme alcun prodotto chimico, è resistente, durevole e si pulisce in un attimo. Anche l’acciaio ha le stesse caratteristiche, ma esistono meno modelli pensati per le lavanderie contemporanee, quindi la scelta è meno ampia.
I migliori materiali per lavabo a confronto (tabella)
In questa tabella ho riassunto tutte le informazioni che trovate in questo post, in modo che i materiali per lavabo possano essere confrontati in modo rapido e immediato.
Per necessità di sintesi alcune informazioni sono generiche, giusto per dare un’idea: approfondite il contenuto nel paragrafo relativo al materiale di interesse.
| Materiale | Composizione (sintetica) | Tipi di lavabo (appoggio / integrato / su misura) | Colori | Finiture | Pulizia (1=complessa, 3=facile) | Sostenibilità | Ripristinabilità | Prezzo | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ceramica | Impasto di argille selezionate + caolino + feldspato + sabbia silicea, cotto a ~1200 °C con smalto vetroso superficiale | Appoggio: sì – Incasso/sottopiano/semincasso: sì – Sospeso/colonna/freestanding: sì – Su misura: limitato rispetto ad altri materiali | Bianco e colorati, anche metallizzati e bicolore | Lucida, opaca, materica, antibatterica, idrorepellente | Facile | ♻️♻️ | Nessuna (scheggiature non riparabili, si sostituisce) | € | |
| Resina colata | >80% resina acrilica (PMMA) o poliestere colata in stampo, + minime cariche minerali leggere | Appoggio: sì – Integrato: sì (su top di altri materiali) – Su misura: sì, forme morbide/organiche | Bianco + gamma colori ampia | Lucida o satinata in base al gelcoat | Facile | ♻️ | Scarsa (graffi e segni difficili da eliminare) | € | |
| Resina + polveri minerali (Mineralmarmo®, Mineralguss, ecc.) | Circa 70–75% polveri minerali (dolomite, carbonato/idrossido di calcio) + 25–30% resina poliestere, con gelcoat tecnico | Appoggio: sì – Integrato: sì (top, piatti doccia, vasche coordinate) – Su misura: sì, ma dipende dal prodotto | Bianco, toni neutri, colori pieni, talvolta effetto pietra | Liscia, uniforme, lucida o opaca, talvolta antibatterica/virucida | Facile | ♻️♻️ | Buona (graffi leggeri riparabili con kit specifici) | €€ | |
| Solid Surface (Corian®, Hi-Macs®, ecc.) | 60–70% idrossido di alluminio (ATH) + 30–40% resina acrilica (PMMA) o biobased, materiale a tutta massa senza gelcoat | Appoggio: sì – Integrato: sì (piani continui termoformati) – Freestanding/colonna: sì – Su misura: sì, totale libertà formale | Bianco opaco, colori pieni, effetti pietra/cemento, nuance speciali | Opaco, satinato, semi-lucido, soft-touch | Facile | ♻️♻️ | Eccellente (levigabile, ripristinabile quasi integralmente) | €€€ | |
| Materiali acrilici compositi (Tecnoril®, Ocritech®, ecc.) | Resina acrilica (PMMA) + cariche minerali/polimeriche; talvolta con strato superficiale in gelcoat | Appoggio: sì – Integrato: sì (lavabi stampati o incollati al top) – Su misura: sì ma con spessori ridotti | Prevalenza di bianchi; alcune gamme colorate | Lucida o opaca/soft-touch, superficie liscia e calda al tatto | Facile | ♻️♻️ | Buona (graffi leggeri lucidabili; urti profondi più critici) | €€ | |
| Resine trasparenti / semitrasparenti (Cristalmood®, ecc.) | Resine poliesteri trasparenti + pigmenti colorati + additivi tecnici, colate e lucidate manualmente | Appoggio: sì – Freestanding: sì – Integrato: raro – Su misura: sì, produzione artigianale | Palette di colori trasparenti (ambra, verde, blu, fumé, ecc.) | Lucida, trasparente o traslucida, effetto “vetro colorato” | Media | ♻️♻️ | Da buona a eccellente (molti prodotti sono carteggiabili/lucidabili) | €€€ | |
| Pietra naturale (escl. granito e marmo) | Rocce naturali (travertino, basalto, pietra di fiume, ardesia, onice, pietre locali) lavorate da blocco o da lastra | Appoggio: sì – Colonna/freestanding: sì – Integrato su top in pietra: sì – Su misura: sì, spesso artigianale | Toni naturali (bianchi, grigi, beige, neri, verdi, marroni) con venature uniche | Lucida, levigata, spazzolata/opaca naturale | Media/Delicata | ♻️♻️ | Media (levigabile e ritrattabile con prodotti specifici) | €€€ | |
| Granito | Pietra naturale di origine vulcanica: quarzo + feldspato + miche | Appoggio: sì – Integrato/da lastra: sì – Freestanding: sì – Su misura: sì | Ampia gamma di grigi, neri, beige, rossi, verdi, con grana puntinata | Lucida, levigata, spazzolata/fiammata | Media/Delicata | ♻️♻️ | Buona (levigatura/lucidatura possibile dopo anni di uso) | €€€ | |
| Marmo | Roccia metamorfica a base di carbonato di calcio (calcite) + impurità minerali che generano le venature | Appoggio: sì – Integrato su top: sì – Freestanding/colonna scultorea: sì – Su misura: sì | Bianco Carrara, Calacatta, Statuario, marmi scuri (Nero Marquina) e colorati (Verde, ecc.) | Lucida, satinata, spazzolata | Media/Delicata | ♻️♻️ | Buona (restauri professionali possibili, ma delicato agli acidi) | €€€ | |
| Agglomerati di pietra / quarzo composito | Graniglie/polveri di quarzo, marmo o granito + resine poliestere/acriliche come legante | Appoggio: possibile ma poco diffuso – Integrato nel top: sì – Su misura: sì, da lastra | Colori uniformi o effetto pietra, spesso molto omogenei | Lucida o satinata, superficie compatta e non porosa | Facile | ♻️♻️ | Limitata (danni profondi difficili da riparare; spesso si sostituisce) | €€ | |
| Fragranite | Circa 80% sabbia di quarzo naturale + 20% resina acrilica + pigmenti | Uso tipico in cucina; in bagno: lavabi teorici/appoggio o integrati – Su misura: possibile su progetto | Gamma colori ampia (neutri, scuri, colorati) | Opaca/materica, leggermente satinata | Facile | ♻️♻️ | Limitata (materiale molto resistente, ma poco ripristinabile) | €€ | |
| Lapitec® (pietra sinterizzata) | 100% minerali naturali in polvere (es. zirconio, mullite, corindone, albite) + acqua, sinterizzati in lastre a tutta massa, senza resine | Integrato nel top: sì – Appoggio: sì (scavando la lastra) – Su misura: sì, da lastra di grande formato | Colori naturali, neutri, effetti marmo/pietra | Lucida, satinata, spazzolata, PVD | Facile | ♻️♻️♻️ | Limitata (eventuali danni richiedono interventi specialistici) | €€€ | |
| Acciaio inox | Leghe AISI 304/316: ferro + cromo (+ nichel); film passivante di ossido di cromo anticorrosione | Appoggio: sì – Incasso/integrato: sì – Sospeso: sì – Su misura: da verificare | Inox naturale + eventuali colori (oro, rame, nero, ecc.) | Facile (ma si graffia) | ♻️♻️♻️ | Limitata (micrograffi attenuabili; ammaccature non riparabili) | €€ | ||
| Acciaio smaltato / vetrificato (anche al titanio) | Lamiera d’acciaio + smalto vetroso (silice + ossidi) fuso a ~850 °C; varianti con aggiunta di titanio nella matrice vetrosa | Appoggio: sì – Incasso/sospeso: sì – Su misura: limitato, formati industriali | Bianco + ampia gamma di colori opachi/lucidi; anche toni soft e metallizzati | Lucida, opaca, soft-touch; effetto “ceramica” molto brillante | Facile | ♻️♻️♻️ | Limitata (smalto molto durevole ma scheggiature profonde non riparabili) | €€ | |
| Legno (massello / multistrato) | Legno massello (teak, rovere, noce, iroko, ecc.) o multistrato/impiallacciato + oli/resine/vernici protettive | Top con vasca integrata: sì – Lavabi scolpiti da blocco: sì (artigianali) – Appoggio: sì – Su misura: sì | Toni naturali da chiari a scuri (essenze legnose) | Spazzolato, oliato, verniciato, laccato, effetto naturale/opaco | Media/Delicata | ♻️♻️♻️ | Buona (si può carteggiare e ritrattare periodicamente) | €€ | |
| HPL (laminato alta pressione) | Strati di carta kraft impregnati di resine fenoliche + strato decorativo impregnato di resine melaminiche, pressati ad alta pressione/temperatura | Integrato/semintegrato nel top: sì – Appoggio: no – Su misura: sì ma solo forme squadrate (no curve) | Ampia gamma: effetto legno, marmo, pietra, cemento, metallo, tinta unita | Numerosi effetti materici e pattern | Facile | ♻️♻️ | Nessuna (lo strato superficiale se danneggiato non è riparabile) | €€ | |
| Vetro temperato (lavabi in vetro/cristallo) | Vetro sodico-calcico da sabbia silicea + soda/potassa, temperato termicamente; a volte extrachiaro/low-iron o colorato | Appoggio: sì (bacinella) – Integrato nel top: sì – Su misura: sì entro limiti di spessore e forma | Trasparente, extrachiaro, acidato, satinato, laccato, colorato (verde, blu, fumé, ecc.) | Lucida, satinata/acidata, laccata opaca, trasparente o semitrasparente | Media (ma si notano le macchie) | ♻️♻️♻️ | Nessuna (se si danneggia va sostituito) | €€€ | |
| Vetroresina (GRP) | Matrice in resina poliestere o epossidica + fibre di vetro; finitura in gelcoat o vernice | Appoggio: sì – Integrato: sì – Su misura: sì, soprattutto forme curve/economiche | In genere bianco o colori pieni coprenti | Lucida (gelcoat) o verniciata | Facile | ♻️ | Limitata (si possono ritoccare gelcoat/vernici, ma non la struttura) | € | |
| Cemento / eco-cemento | Cemento: clinker da calcare + argille + acqua + inerti; eco-cemento: uso di sottoprodotti riciclati (ceneri, scorie) + leganti geopolimerici | Appoggio: sì – Integrato nel top/monoblocco: sì – Incasso: sì – Su misura: sì, lavorazione artigianale | Toni grigi, tortora, beige, antracite; colori pigmentati naturali | Opaca, materica, effetto nuvolato, microcemento | Media/Delicata | ♻️♻️ (eco-cemento più virtuoso del cemento tradizionale) | Media (ripristino locale possibile ma serve professionista) | €€ | |
| Gres porcellanato | Miscela di argille + feldspati + caolini + sabbie, pressata e cotta >1200 °C, materiale ceramico compatto e non poroso | Integrato nel top: sì – Appoggio: sì – Freestanding/colonna: sì – Su misura: sì da lastra / forme squadrate | Effetti marmo, pietra, cemento, metallo, legno + tinte unite | Numerosi effetti materici e pattern | Facile | ♻️♻️ | Nessuna (molto resistente; eventuali scheggiature non si “stuccano” davvero) | €€€ | |
| Laminam® (lastre in gres sinterizzato) | Lastre sottili in gres porcellanato sinterizzato + rete di rinforzo in fibra di vetro; assorbimento <0,1% | Integrato nel top: sì – Appoggio: sì (scavato) – Rivestimento continuo: sì – Su misura: sì/forme squadrate | Effetti marmo/pietra/cemento, texture minimali, colori pieni | Numerosi effetti materici e pattern | Facile | ♻️♻️♻️ (processi a minor impatto, quota di materie prime riciclate) | Limitata (bordi sottili delicati, ripristino complesso) | €€€ | |
| Plastica / metacrilato (ABS, PMMA) | Polimeri termoplastici (ABS, acrilico, metacrilato PMMA) stampati o termoformati | Appoggio: sì – Integrato in mobili economici: sì – Su misura: no, formati standard | Bianco lucido soprattutto; alcune varianti colorate | Lucida o satinata, superficie leggera | Facile (ma si graffia) | ♻️ | Limitata (graffi leggeri lucidabili, crepe/deformazioni non riparabili) | € |
Prezzi dei lavabi in base al materiale: un confronto sensato?
Nella tabella, come vedete, ho inserito un riferimento generico sul prezzo dei lavabi in base al materiale. L’ho fatto semplicemente per rapidità di confronto, ma tenete conto che oggi ci sono tantissimi fattori che possono variare e alterare questo confronto. Il mercato e le tecnologie produttive sono completamente cambiate.
Sul prezzo finale di un lavabo incidono svariati fattori, e non sempre il lavabo più costoso è quello di qualità più alta. A volte sono semplicemente scelte di posizionamento sul mercato.
- Ceramica vs Solid Surface | Fino a qualche tempo fa si poteva affermare che un lavandino in ceramica fosse più economico di un lavabo in materiale composito. Oggi non è sempre vero, anzi: se lo stesso lavabo in ceramica è in finitura opaca e in una colorazione diversa dal bianco il prezzo può aumentare di molto, superando un lavandino in un altro materiale generalmente più costoso.
- Pietra Naturale – Marmo | In linea generale possiamo individuare i lavabi in marmo o pietra naturale su misura come quelli più costosi in assoluto, per la lavorazione e il pregio del materiale.
- Resine? Mineralmarmo? Corian e altri Solid Surface | Nella fascia media e medio/alta non è possibile affermare con certezza quale sia il lavabo più conveniente perché dipende dalla finitura, dalla lavorazione (standard o su misura), dalle dimensioni e dal colore, o banalmente dalla qualità (no, non sono tutti uguali).
- Plastica – Metacrilato | Nella fascia più economica invece si collocano i lavandini standard in plastica o metacrilato (e questo direi che è quasi sempre vero) o i lavandini in ceramica tradizionali (di forme standard e/o un po’ datate).
F.A.Q. | Domande frequenti sul materiale del lavabo
Qual è il materiale migliore per il lavabo del bagno
Non esiste. A questo punto dovrebbe essere abbastanza chiaro. Esiste però il miglior materiale per ottenere ciò che vogliamo!
E la risposta dipende da uso, stili di vita, budget, esigenze progettuali e stile d’arredo. La ceramica è una scelta più versatile e conveniente (ma può avere un’estetica anche molto raffinata nelle versioni matt, metallizzate o colorate); il gres porcellanato o il Laminam permettono di spaziare tra effetti materici infiniti contando però sulla praticità di una ceramica; i Solid Surface e e il Corian® offrono prestazioni superiori, più personalizzazione, superfici continue e sinuose; marmo/pietra e granito sono scenografici, perfetti in ambienti anche più classici e rustici, ma richiedono più cura; l’acciaio inox è il massimo dell’igienicità e ha un look industrial, molto tencico; il vetro è d’impatto ma meno di tendenza e un po’ più delicato delicato… e così via.
Quale materiale scegliere per il lavabo del bagno?
Scegliete il materiale per lavabo che riesce a rispondere contemporaneamente a tutte (o quasi) le esigenze richieste dal progetto. Progetto d’arredo e progetto di vita.
Fate una lista di ciò che cercate da un lavabo per il bagno, e inserite le caratteristiche a mo’ di tabella (facilità di pulizia, possibilità di creare un top con vasca integrata, opzioni materiche, colorazioni coerenti col progetto d’arredo, ecc…). Partite da questo post e depennate i materiali da lavabo che non sono adatti. Una volta ottenuta la rosa dei vincitori, eliminate quelli fuori budget senza ripensamenti (questa è l’operazione più difficile!).
Tra quelli rimasti, scegliete in base al gusto (o insieme al/la progettista che vi guida)!
Lavabo bagno: meglio resina o ceramica?
Stasera usciamo: metto un abitino o jeans e felpa?
Sarò pure ripetitiva, ma – come cantava il caro Jarabe De Palo – depende.
Se inseriamo nella macrofamiglia dei lavabi in resina tutti quelli a base di resina (come abbiamo visto, quindi, dai Mineralmarmo ai Solid Surface) non ne usciamo nemmeno più.
Riassumiamo in modo drastico:
- Se il budget è un elemento determinante: la ceramica è imbattibile – anche se potrebbe essere un’affermazione sciocca se paragoniamo un lavabo in ceramica colorato top di gamma con un lavabo da appoggio basic in Mineralmarmo;
- Se il budget non è un fattore di scelta e cerchiamo un effetto materico particolare (una texture effetto terrazzo per esempio) o vogliamo creare un lavabo integrato su un piano su misura… sceglieremo la resina.
Non è facile come sembra: ho fatto solo un esempio. Non c’è mai una sola risposta, non fatevi ingannare da ciò che leggete online. Da me non avrete mai risposte preconfezionate.
Fragranite, quarzo o Corian®: che differenze ci sono?
Ceramica o gres porcellanato per il lavabo?
tiamo parlando di due mondi molto diversi, anche se si tratta di due materiali ceramici.
La ceramica tradizionale (che ormai di tradizionale ha ben poco considerate le performance tecniche dei lavabi in ceramica moderni tra trattamenti antibatterici, idrorepellenti) è affidabile, igienica, può avere un costo molto accessibile così come un design di tendenza e un aspetto materico e contemporaneo.
Il gres porcellanato (o il Laminam) permette di creare composizioni su misura con le lastre sottili, e offre finiture materiche davvero infinite che spaziano dal legno alla pietra, dal cemento al marmo, facendo della versatilità stilistica il suo maggior pregio.
Ceramica o Solid Surface: cosa cambia davvero?
Se ti stai chiedendo se sia meglio un lavabo in ceramica o un lavabo in Solid Surface la risposta è: dipende! Da quale punto di vista? Il lavandino in ceramica è più pratico, più economico, resistente a più agenti rispetto al Solid Surface, mentre quest’ultimo può essere lavorato in più modi ed è più flessibile a livello progettuale (può essere realizzato completamente su disegno). Anche dal punto di vista delle finiture il Solid Surface offre più varianti materiche e pattern superficiali, come abbiamom ampiamente visto nel post.
Marmo, pietra naturale o granito: quale scegliere?
Tutte e tre i materiali appartengono alla grande macrofamiglia delle pietra naturali: arredi e complementi vengono realizzati utilizzando blocchi di pietra, poi tagliati e lavorati a seconda dell’uso finale.
Il marmo è elegante, ricercato e molto apprezzato per le sue venature uniche. È però più poroso e sensibile agli acidi, quindi richiede maggiore manutenzione.
Il granito è più duro e compatto: resiste meglio a graffi, urti e macchie. È ideale in ambienti dove si cerca un materiale durevole e pratico.
Le altre pietre naturali (ardesia, travertino, basaltina ecc.) offrono finiture e colori particolari, spesso più materici e caldi, ma hanno prestazioni molto variabili a seconda della tipologia.
In sintesi: scegliete il marmo se volete un effetto scenografico e di prestigio, il granito se cercate resistenza e praticità, oppure una pietra naturale alternativa se desiderate un carattere estetico distintivo.
I lavabi in vetro sono pratici?
Diciamo che la praticità non è esattamente la prima caratteristica che viene in mente per descrivere un lavandino in vetro.
Certo, si pulisce in un attimo e torna brillante… ma si vedono le macchie di calcare e sapone quindi bisogna averne continua cura. Meno adatto al bagno di tutti i giorni, insomma. Molto scenografico in un bagno ospiti con effetto wow.
Esperienza personale: ho vissuto in una casa con 3 bagni 3 top in vetro; non ho avuto alcuna difficoltà a tenerli puliti e ogni volta tornavano uno splendore. Tutto è sempre molto soggettivo…
Acciaio inox o acciaio smaltato per il lavandino?
L’acciaio inox è più tecnico (più usato in cucina perché meno compatibile in genere con lo stile di un bagno), igienico, antibatterico ma molto soggetto ai graffi.
L’acciaio smaltato è vetrificato, dunque ha una superficie lucida, smaltata e colorata, più facile da inserire nel contesto bagno, ma anch’esso duraturo e resistente.
Esistono materiali antibatterici o facili da pulire?
Un lavabo bagno antibatterico può essere realizzato con materiali che ostacolano naturalmente la proliferazione dei batteri. Il rame e le sue leghe (come l’ottone) hanno un’azione battericida riconosciuta, mentre l’acciaio inox e la ceramica smaltata garantiscono superfici compatte e non porose che rendono difficile l’adesione dei germi. Anche alcune pietre naturali dense, come il granito, offrono buone performance igieniche se correttamente trattate. Oggi però gran parte dei materiali antibatterici per il lavandino del bagno si trovano tra le superfici ingegnerizzate, come Corian o Laminam, che pur non essendo antibatteriche di per sé vengono rese estremamente igieniche grazie alla non porosità e alla facilità di pulizia.
La ceramica viene ormai proposta da tante aziende con trattamenti antibatterici agli ioni d’argento che la rendono inattaccabile da germi e batteri, e con trattamenti che rendono la superficie idrorepellente e più facile da pulire.
Qual è il materiale più resistente ai graffi e al calore?
RESISTENZA AL CALORE.
Se parliamo di lavabo bagno, i materiali più resistenti al calore sono quelli di origine minerale e ceramica. a ceramica smaltata e il gres porcellanato sono tra i più sicuri perché cuociono in forno a oltre 1200 °C, quindi resistere a pentole bollenti o acqua molto calda non è un problema. Posto che in bagno la resistenza al calore non credo sia la caratteristica più importante.
La pietra naturale (marmo, granito, quarzite) sopporta bene temperature elevate, anche se shock termici improvvisi possono causare microfratture. Anche i lavabi in cemento hanno buona resistenza, se protetti da trattamenti superficiali.
Materiali compositi come i Solid Surface, invece, tollerano calore moderato, ma non devono entrare in contatto diretto con fiamme o oggetti incandescenti, altrimenti rischiano di danneggiarsi.
Molto resistenti al calore (e infatti usati in cucina) sono l’acciaio inox e materiali come la Fragranite.
RESISTENZA AI GRAFFI
Per quanto riguarda la resistenza ai graffi, i materiali più performanti sono senza dubbio quelli di origine ceramica e minerale. La ceramica e il gres porcellanato hanno superfici molto dure, difficili da scalfire con l’uso quotidiano. Anche la pietra naturale come granito e quarzite offre un’ottima resistenza, mentre il marmo è più delicato perché tende a rigarsi facilmente.
Più soggetti ai graffi (perché più morbidi) tutti gli altri, con differenze tra un prodotto e l’altro.
Quale lavabo è più facile da pulire ogni giorno?
Qual è il materiale più economico per un lavandino da bagno?
Plastica e metacrilato sono prodotti economici che si posizionano nella primissima fascia di prezzo.
La ceramica è accessibile ed è – tra le soluzioni contemporanee – una di quelle con miglior rapporto performance/design/prezzo.
A salire i materiali come Mineralmarmo, Mineralguss, i Solid Surface (soprattutto se di marca).
I materiali per lavabo più prestigiosi e costosi sono le pietre naturali e i marmi pregiati.
Quali sono i materiali migliori per un piano lavabo integrato?
I materiali che consentono la realizzazione di lavabi integrati nel piano sono i seguenti: tutti i materiali compositi (quelli che abbiamo esaminato più su nella parte dedicata ai lavabi in resina, dal Mineralmarmo a tutti i Solid Surface), le pietre e i marmi, il cemento, il quarzo, l’HPL, il vetro.
In tutti questi casi si può avere la vasca del lavabo integrata nel top, con un piano senza interruzioni facile da pulire.
Anche i produttori di ceramica offrono dei piani con lavabo integrato ma le possibilità progettuali sono differenti, il su misura in genere non è possibile.
Quali sono gli svantaggi di un lavabo da appoggio legati al materiale?
Non cambia assolutamente nulla.
Un lavabo da appoggio ha solo un “problema” di pulizia in più, perché rispetto alla vasca integrata nel punto di giunzione tra top e lavabo si creano nel tempo residui si sporcizia.
Ma il materiale del lavabo non incide in alcun modo su questo aspetto: succede con tutti i materiali.
Qual è il materiale più sostenibile per un lavabo?
rebbe prima di tutto fondamentale distinguere la sostenibilità del materiale in sé dalla sostenibilità del suo processo produttivo.
Nessun materiale per lavabo può dirsi a impatto zero: tutti comportano consumi energetici, estrazione o lavorazioni. La differenza sta nel bilancio tra durata, possibilità di riciclo e rigenerazione.
L’acciaio inox, ad esempio, è molto energivoro da produrre ma viene riciclato all’infinito senza perdere qualità. Ceramica e pietra naturale richiedono processi intensivi (a causa per esempio della cottura a temperature elevate), ma hanno una vita lunghissima e si smaltiscono senza rilasciare sostanze nocive. Materiali compositi come Corian o Cristalplant non sono naturali, ma hanno il vantaggio di essere riparabili e rigenerabili, prolungando così il ciclo di vita del prodotto. Le resine e le plastiche, invece, restano meno sostenibili perché difficilmente riciclate e spesso legate a una durata più breve.
In conclusione, più che inseguire il “lavabo ecologico” assoluto — che di fatto non esiste — conviene puntare su materiali che durano nel tempo, si possono riparare e reinserire nel ciclo produttivo, riducendo davvero l’impatto ambientale nel lungo periodo.
Che materiale consigli per un bagno con bambini?
e primissima scelta per un bagno dei bambini opterei per un lavandino in ceramica, senza dubbio, o in gres porcellanato. Validissima opzione anche il Laminam dunque, o l’HPL.
In alternativa, molto pratici anche i compositi in resina, dai low cost ai Solid Surface, abbastanza facili da pulire (ma mai a livello della ceramica).
Eviterei materiali pregiati come pietre naturali e marmi, così come vetro o altri materiali con finiture delicate.
Meglio un lavabo integrato nel top o una bacinella appoggiata?
Dipende, come sempre.
Se voglio praticità totale il lavabo integrato nel top mi offre una facilità di pulizia totale, senza punti di giunzione tra materiali diversi.
Se il mobile da bagno è installato a un’altezza fissa (che non si può spostare) bisognerà scegliere anche in base a questo fattore: con un lavabo da appoggio sollevo un po’ l’altezza finale del lavabo, cosa che potrebbe rendere il suo utilizzo più confortevole.
Esteticamente dipende davvero dal gusto personale, non fatevi influenzare da nulla.
Il materiale influisce sul peso e sull’installazione?
Certo.
Un top ricavato da una lastra di marmo avrà un peso maggiore rispetto a un top in HPL con bacinella – per esempio – in Mineralmarmo.
Al di là del materiale incide anche lo spessore del top. Valutate bene quindi la scelta anche in base al tipo di mobile (appoggiato? Sospeso?) e alle difficoltà eventuali di movimentazione in fase di posa.
Banalmente: il top è lungo e pesantissimo? I posatori riescono a farlo passare dalla porta e/o a metterlo in verticale o diagonale per entrare? Queste difficoltà incideranno (oltre che sulla schiena dei posatori!) sui tempi di montaggio e – di conseguenza – sui costi finali.
Ci sono finiture speciali (opaco, effetto marmo, colorato)?
Il mondo del bagno è diventato un’esplosione di finiture, pattern e colori.
La gamma di proposte a catalogo oggi è talmente vasta da mandare in confusione. Tutti i materiali per lavabo del bagno sono disponibili in finitura opaca, satinata o lucida, tutti offrono un ventaglio ampio di colorazioni, i materiali sintetici offrono l’effetto materico di quelli naturali, le pietre naturali e i marmi offrono venature e grane uniche, le smaltature e le finiture colorate si sommano ai trattamenti che rendono i materiali idrorepellenti o antibatterici.
Insomma, è un intero mondo di finiture speciali.
Esistono alternative al marmo con la stessa resa estetica ma meno manutenzione?
Banalmente: il gres effetto marmo (che riproduce fedelmente colorazioni e venature tanto da ingannare l’occhio anche dei più esperti), l’HPL o il Laminam.
Con questi materiali si può realizzare un lavabo da appoggio o un top con lavavo integrato effetto marmo, con la praticità della ceramica.
Quale materiale mantiene più a lungo l’aspetto iniziale?
isogna fare una premessa e aggiungere “a parità di cura”.
Credo che i materiali ceramici siano gli unici a rimanere intatti nel tempo, con le giuste cure (semplicissime). Ceramica, gres porcellanato, Laminam.
Ma anche il granito, tra le pietre, e il quarzo, tra i compositi. Tutti i materiali meno soggetti ai graffi.
L’acciaio però mantiene intatta la sua igienicità nonostante i graffi tipici della sua superficie.


