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vasca da parete in solid surface Soreha Wall Albatros

Soreha Wall: la vasca da parete diventa elemento d’arredo

Tra le tappe inserite nella mia mappa del Fuorisalone 2019 c’era l’installazione Materica / The beautiful side of Design portata al Superstudio (Tortona) da Marie Claire Maison e Material ConneXion Italia. All’interno di una struttura su 2 piani, tra i protagonisti dell’esposizione anche Soreha Wall, la nuova vasca da parete di Albatros.

 

Materica è stata concepita come installazione sensoriale e come omaggio alla materia e alle sue fascinazioni (era inserita infatti all’interno del Materials Village, l’hub dedicato alle tecnologie avanzate allestito negli spazi dell’Art Garden di Superstudio Più, in Via Tortona). Focus del Materials Village 2019 erano proprio i materiali innovativi utilizzati in architettura e nell’interior design, come il Solid Surface di cui è composta la nuova Soreha Wall di Albatros. Un appartamento su due piani con terrazza, zona living al piano terra con cucina e zona notte con studio al piano superiore: abbattute le pareti tra le stanze, gli interni sono stati divisi con separé in tessuto e tutto l’allestimento è stato giocato sull’alternanza tra materiali e colori.

 

Ed è stato proprio il designer di Soreha Wall, Claudio Papa, ad accogliere me ed Elisabetta (Maisonlab) all’interno del corner in cui la vasca era stata allestita e a raccontarcela in tutti i suoi aspetti. Sono stata felice di vedere finalmente una bella vasca da parete, considerando che ultimamente l’attenzione è concentrata sulle vasche freestanding, che – senza dubbio – sono bellissime ma non adatte a tutti i bagni.

 

vasca da parete in solid surface Soreha Wall Albatros

Fuorisalone 2019 | Soreha Wall Albatros, design Claudio Papa

vasca da parete in solid surface Soreha Wall Albatros

Fuorisalone 2019 | Soreha Wall Albatros, design Claudio Papa

vasca da parete in solid surface Soreha Wall Albatros

Fuorisalone 2019 | Soreha Wall Albatros, design Claudio Papa

vasca da parete in solid surface Soreha Wall Albatros

Fuorisalone 2019 | Soreha Wall Albatros, design Claudio Papa

vasca da parete in solid surface Soreha Wall Albatros

Fuorisalone 2019 | Soreha Wall Albatros, design Claudio Papa (in foto)

 

 

Soreha Wall: vasca da parete con modulo contenitore

Soreha Wall amplia la famiglia Soreha di Albatros proponendo una vasca da parete che diventa vero e proprio elemento d’arredo grazie al modulo contenitore con cassetto.

Il piano che integra la rubinetteria e nasconde gli allacci fa anche da ripiano da appoggio comodo e funzionale, ovviando a uno dei principali svantaggi delle versioni freestanding (la mancanza appunto di spazio per riporre i prodotti da bagno!).

Realizzata interamente (cassetto incluso) in Solid Surface*, è disponibile in 7 colorazioni neutre ed eleganti, tra cui il nero notte esposto al Fuorisalone 2019. Nella versione bianca è possibile anche aggiungere il sistema integrato Airpool a microgetti, gestibile da telecomando.

Soreha Wall può essere installata in nicchia, angolo o a parete, con contenitore a destra o sinistra. La versione da centro stanza (esposta da Materica) ha i vani a giorno sulla parete posteriore, comodi per riporre oggettistica e prodotti da bagno.

Una vasca di dimensioni generose (196 x 88 cm) e dal design molto pulito. Per l’inserimento in spazi privati consiglierei di optare per i colori chiari per ragioni di pulizia e manutenzione (si sa che il calcare si nota di più su toni scuri).

 

 

Vasca da parete con modulo contenitore

Soreha Wall Albatros, design Claudio Papa | Vasca da parete con modulo contenitore

Colori solid surface vasca da parete Soreha Wall

Soreha Wall Albatros, design Claudio Papa | Vasca da parete in Solid Surface in 7 colori

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*Sì, ma cos’è il Solid Surface?

Il Solid Surface è un materiale oggi molto utilizzato in bagno: è composto prevalentemente da minerali, resine acriliche (o poliesteri) e pigmenti.  Viene venduto in lastre piane di vari spessori, da 3 a oltre 30 mm, e in tantissimi colori. Probabilmente l’avrete sentito nominare con uno dei suoi tanti nomi commerciali (DuPont™ Corian®, HI-MACS® di LG Hausys, KRION® PORCELANOSA, STARON®, Betacryl….).

Questo materiale performante è riciclabile al 100%, facilmente riparabile, antibatterico e dunque igienico e adatto anche a bagni e cucine. Ha un’elevate resistenza termica e chimica, recupera il suo aspetto originale (non serve sostituirlo se si danneggia), è semplicissimo da pulire e si macchia difficilmente (resiste perfino agli acidi e ai solventi). Vasche, lavabi, piatti doccia: non c’è limite a ciò che si può realizzare con il Solid Surface perché è termoformabile, e grazie al processo di attacco tra le lastre non si vedono nemmeno i punti di giunzione tra una lastra e l’altra.

 

Vasca da parete vs vasca freestanding

Come dicevo più su ho apprezzato il fatto di presentare una vasca da parete perché le trovo più comode e più gestibili in un bagno privato. Mi riferisco soprattutto alla pulizia negli spazi posteriori nel caso delle freestanding, che se troppo ravvicinate a muro non consentono il passaggio agevole. Anche quando hanno dimensioni ridotte, infatti, le vasche a libera installazione devono essere necessariamente installate a debita distanza dal muro, per ovvi motivi.

Oltre al problema della pulizia si crea quello dell’installazione della rubinetteria, per la quale deve essere prevista la predisposizione da pavimento. Un modello come Soreha Wall risolve dunque entrambi gli impicci e offre allo stesso tempo l’eleganza e il design delle freestanding (che restano stupende, nulla da dire).

Post in collaborazione con Albatros

 

 

Mi sono sempre occupata di arredo bagno, passando dalla produzione di box doccia alla gestione di uno showroom. Oggi per lavoro scrivo, di arredo bagno e non solo, su questo e altri blog di interni. Radici napoletane, occhi da orientale e un posto nel mondo da trovare.

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