Il termine per poter usufruire del bonus mobili è stato prororogato al 31 dicembre 2015.
Qualche mese fa avevo pubblicato un articolo sulle agevolazioni fiscali che potevano interessare la stanza da bagno, in collaborazione con Acquadolce. Avevamo diviso il post in due parti, affrontando in primo luogo la teoria (la normativa) e successivamente la pratica, indicando le procedure e la documentazione da presentare per poter usufruire delle agevolazioni.
Qui trovate i due post pubblicati in giugno (il secondo direttamente sul sito Acquadolce, scritto dall’Arch. Ferretti):
Dopo l’estate il termine del 31 dicembre 2014 è stato prorogato di 12 mesi, grazie – a quanto pare – alla buona risposta dei privati e ai buoni risultati raggiunti: si parla di un incremento degli acquisti di arredi pari a 1,9 miliardi di euro e di circa 10.000 di posti di lavoro salvati nel settore (dati forniti da InvestireOggi).
Approfondendo l’argomento in seguito alla proroga, ho trovato il rete il sito ufficiale: www.bonusmobili.it, che vi invito a visitare perché chiaro e completo.
Qui su Bagnidalmondo.com vi ricordo soltanto alcuni concetti chiave che interessano l’arredo bagno (Fonte: BonusMobili.it):
Il bonus mobili non è uno sconto sull’acquisto dell’arredamento ma una detrazione fiscale, ossia una riduzione sulle imposte che le persone fisiche pagano allo Stato attraverso la dichiarazione dei redditi (IRPEF).
I beni che godono del Bonus mobili sono:
a. I mobili nuovi di tutte le tipologie, quali a titolo esemplificativo letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, cucine, mobili per bagno, arredi per esterno etc…
b. I grandi elettrodomestici nuovi di classe non inferiore alla A+ (dunque anche lavatrici o asciugatrici)
c. Gli apparecchi per illuminazione (a titolo di esempio, lampade, lampadari, appliques…)
d. I materassi.
Le spese per arredi, apparecchi di illuminazione e materassi devono essere sostenute nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 (data di emissione del decreto legge “Bonus Mobili”) e il 31 dicembre 2015.
Per usufruire del bonus mobili non è sufficiente aver acquistato arredamento ma è necessario aver eseguito un intervento di recupero del patrimonio edilizio di una unità immobiliare
Sul sito ufficiale in ogni caso potrete chiarire ogni dubbio. Io francamente non so se queste agevolazioni fiscali abbiano aiutato (o possano ancora aiutare) il privato che deve acquistare casa o ristrutturarla. E non so quanto fidarmi dei numeri e delle statistiche che pubblicano… purtroppo ancora tanti clienti a questa proposta rispondono “no, non ne vale la pena, non mi interessa”.
Forse c’è un po’ di ignoranza sull’argomento, poca chiarezza, insufficiente preparazione dei venditori, difficoltà burocratiche… in ogni caso è una possibilità di recupero a lungo termine che vale la pena sfruttare no?
Meno male che hanno rinnovato gli incentivi per un altro anno, probabilmente non muoveranno il mercato, purtroppo tutto quello che gira intorno alla casa si sta fermando piano piano.
Le tasse sulla casa fanno si che gli Italiani non rimangono soldi da investiti in mobili e ristrutturazioni.
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Una risposta
Meno male che hanno rinnovato gli incentivi per un altro anno, probabilmente non muoveranno il mercato, purtroppo tutto quello che gira intorno alla casa si sta fermando piano piano.
Le tasse sulla casa fanno si che gli Italiani non rimangono soldi da investiti in mobili e ristrutturazioni.