
Missione #BagnidaExpo: fallita
Sabato scorso sono stata a Expo, un po’ come… tutto il mondo.
Evidentemente abbiamo avuto tutti la stessa furba idea di organizzarci le ultime settimane. L’unico motivo per cui abbiamo fatto questa follia è che essendo incinta ho avuto la possibilità di accedere tramite le code prioritarie, che nella maggior parte dei casi permettevano diretto ingresso ai padiglioni. Anche se quelli più richiesti (Emirati Arabi, Kazakistan, Giappone) avevano comunque code – “prioritarie” – di 2 ore. Ovviamente abbiamo rinunciato senza nemmeno pensarci.
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Le toilette di Expo 2015
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La mia idea inizialmente era quella di girare pazientemente i padiglioni alla ricerca di toilette particolari, che immaginavo essere state concepite in linea con l’architettura dei padiglioni. L’ingenuità! Certo, non ho avuto né il tempo né la tranquillità di verificare la cosa dappertutto (eravamo impegnati a spintonare, zig-zagare, evitare spallate -o restituirle-, ecc) ma mi pare di capire che non sia venuto in mente a nessuno.

Teuco firma i lavabi delle toilette di Expo 2015 – fonte: Ilbagnonews.it
A parte la partecipazione di Teuco (vedi foto sopra), Nobili Rubinetterie (padiglione Messico) o di Caesar (per le piastrelle inserite in 3 padiglioni) non sono a conoscenza di altre aziende coinvolte.
Era tanto assurdo pensare che in un evento del genere si potessero stringere accordi con aziende del settore bagno – magari di ciascun paese – per fare in modo che la toilette, luogo dove SICURAMENTE sono andati TUTTI almeno una volta durante la giornata, avesse un design in qualche modo correlato al concept del padiglione? O di sfruttarle semplicemente come ambiente utile ad amplificare il messaggio (mi riferisco al toilet advertising)?
No, semplici toilette anonime. Pulite eh, accessibili, libere e senza code (almeno quelle!). Però anonime. Insomma, niente Toilet Tour stavolta.
Vi lascio una breve selezione delle foto che ho scattato sabato, mentre continuo a scuotere la testa rassegnata.
E pensare che il bagno pubblico fu presentato come concetto innovativo e rivoluzionario per la prima volta nella storia durante l’Esposizione Universale del 1851 (in Inghilterra).
E che dopo la fame nel mondo, la mancanza di servizi igienici è un altro dei drammi che affliggono il mondo (come ricorda il World Toilet Day il prossimo 17 novembre).